Le firme depositate oggi rappresentano
la volontà dei 20.000 padernesi (pari
a più del 54% degli aventi diritto di voto) che l'anno scorso hanno
votato si al referendum per abrogare le norme che imponevano la
privatizzazione e garantivano alle imprese private i profitti sulla
gestione dei servizi idrici. Questo il testo della petizione.
I cittadini di Paderno Dugnano chiedono
che nello Statuto Comunale venga inserito un articolo che dichiari:
- L’acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato. Tutte le acque, superficiali e sotterranee, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà.
- La proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità , solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici.
- Il consumo umano delle risorse idriche, deve avere la priorità rispetto ad altri usi.
- Il servizio idrico integrato e` un servizio pubblico essenziale, di interesse generale, privo di rilevanza economica e, come tale, non soggetto alla disciplina della concorrenza, ma, rientrante nella competenza esclusiva della Regione (art. 117 Cost.) che deve essere gestito con meccanismi che garantiscano la partecipazione sociale.
- In particolare, la gestione dei servizi idrici dovrà avvenire per mezzo di enti pubblici o mediante soggetti imprenditoriali partecipati esclusivamente da enti pubblici istituzionali.
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