giovedì 26 aprile 2012

IMU: la fuga dalle seconde case

L'introduzione dell'IMU sta facendo emergere in modo molto visibile la dimensione della proliferazione selvaggia delle seconde case nelle valli bergamasche che è stata alimentata dalle politiche di sfruttamento del territorio delle amministrazioni locali. 
Negli ultimi 20 anni le truppe d'assalto del cemento facile hanno moltiplicato il numero dei villaggi residenziali costruiti su costoni e prati delle valli Seriana e Brembana al punto che in provincia di Bergamo oggi ci sono località in cui queste abitazioni rappresentano mediamente il 75% del totale. Case fantasma perché in genere rimangono sfitte, alcune per molti mesi l'anno, altre non utilizzate da tempo e in pratica abbandonate.
L'introduzione di una tassa salata su queste seconde e terze case sfitte ha prodotto un fenomeno che preoccupa molto gli operatori del mercato immobiliare delle Orobie: la corsa alla vendita che sta facendo crollare i prezzi degli immobili in zona. Si calcola siano 63mila le case sfitte nelle valli.
A Foppolo sono il 93,7%, a Castione della Presolana l'82,6%) e a Selvino il 79,4%. Secondo uno studio del Cestit (Centro studi per il turismo e l'interpretazione del territorio dell'Università di Bergamo) queste case sono utilizzate in media tra i 60 e gli 80 giorni all'anno, per lo più nel mese di agosto. Basti pensare che ben 10 Comuni della Val Brembana hanno più dell'80% delle abitazioni non occupate, così come Brumano e Fuipiano in Valle Imagna e Aviatico e Castione in Val Seriana.

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Chissà quante di queste case potrebbero essere affittate a prezzo bassissimo durante l'anno se ci fosse un po' più di telelavoro in Italia e specialmente a Milano...