Il film è molto crudo, ma se qualcuno, dopo averlo visto, per ridurre l'impatto dell'orrore provato guardando sullo schermo una fiction su quanto è accaduto al G8, fosse tentato di pensare: "oggi è diverso", è bene che rinunci a questo pensiero consolatorio. Oggi le cose, per quanto riguarda i comportamenti polizieschi tollerati e coperti dalle autorità dello Stato, sono rimaste identiche. Per convincersene basti ricordare quello che è capitato nel luglio 2011, dopo gli scontri in Val di Susa, a un giovane dimostrante catturato dagli agenti.
I giornali in quei giorni pubblicarono la notizia che Fabiano Di Berardino, un ragazzo bolognese ricoverato al CTO di Torino dopo gli scontri, aveva lasciato su Youtube una testimonianza del suo arresto, della violenza e delle torture che aveva subito una volta nelle mani dei poliziotti. Il testo che segue e il filmato è stato ripreso dal Corriere.it.
"Il giovane era stato massacrato di botte quando era già a terra semisvenuto. Gli hanno spaccato un braccio con il quale cercava di difendersi e rotto il setto nasale con un tubo di ferro, lo hanno picchiato a lungo con pugni, calci e manganelli quando era già ferito in tutto il corpo, gli hanno sputato in faccia e versato dell’urina addosso per sfregio, lo hanno lasciato su una barella al sole per tre ore e solo quando un medico lo ha visto e lo ha dichiarato in gravi condizioni lo hanno portato via con un elicottero all’ospedale".
In Italia, dopo 11 anni, la "macelleria messicana" inaugurata a Genova continua indisturbata.
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