Pope2YouVatican: BXVI: interessarsi al fratello vuol dire aprire gli occhi sulle sue necessità. #Quaresima. Questo è il tweet di oggi inviato dal papa, Benedetto XVI in sei lingue, dal tedesco (ovviamente) all'italiano, passando per portoghese, inglese, francese e spagnolo.
La campagna di comunicazione quaresimale via twitter è visibile sul sito Pope2you.net che conta oltre 24mila follower e pubblica tutti i giorni un messaggio religioso firmato dal pontefice.
"L'impatto degli strumenti della comunicazione sulla vita dell'uomo contemporaneo pone questioni non eludibili... la ricerca e la presentazione della verità sull'uomo costituiscono la vocazione più alta della comunicazione". Le parole del Santo Padre campeggiano sulla home page del sito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ma scorrendone le notizie, tutte dedicate ai media e ai social network, si registra qualche contraddizione. Il vescovo di Manila ad esempio ha chiesto ai giovani cristiani filippini, in occasione della Quaresima, di:“fare digiuno da Internet, telefonini, sms” e non semplicemente astenersi dalla carne il venerdì. E' la proposta di Sua Ecc. Mons. Joel Baylon, Presidente della Commissione per i Giovani, nella Conferenza Episcopale delle Filippine. La provocatoria riflessione, nota una fonte di Fides nella Chiesa filippina, giunge in un paese in cui i giovani sono “appassionati e attaccati alle nuove tecnologie, al limite della dipendenza”.
I social media diventano ogni giorno sempre più pervasivi e potenti. Se n'è accorta la Chiesa che si è impegnata su questo fronte in modo massiccio. Se ne sono accorte le aziende che sempre più usano i social network anche nella versone mobile perché le ultime indagini al riguardo di Nielsen, conferma che i possessori di smartphone e tablet in Italia sono più propensi degli americani ad acquistare online dopo aver visto una pubblicità sul proprio cellulare. I politici italiani invece dormono.
La ricerca ‘Democrazia 2.0: parlamento, parlamentari e sistemi elettorali‘, presentata alla Camera dei Deputati, ha sottolineato una scarsa dimestichezza dei nostri rappresentanti con il web. Sara Bentivegna, direttrice della ricerca, ha spiegato che attualmente i parlamentari “stanno emigrando dal web 1.0 al 2.0″. Con lentezza, proprio come fa il comune di Paderno Dugnano che ha appena rifatto il sito, ma per ora si è limitato a cambiare e migliorare la sua estetica, senza modficare di fatto l'interazione che è rimasta identica a prima.
Il social network più usato per ora rimane Facebook, prediletto dal PD (il 70% degli esponenti di questo partito ha un profilo su Facebook, contro il 46% degli esponenti del PdL) e dai partiti minori, i più tecnologici. L’Italia dei Valori, invece, è il partito che per primo ha adottato Twitter. Ma ci si muove ancora troppo lentamente. Neanche l'esempio del papa sembra in grado di spingere i politici sulla via dell'innovazione.
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