La carcerazione preventiva per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani che loro ritenevano essere pirati, è stata estesa per altri 14 giorni su ordine del magistrato di Kollam in India. E' da più di un mese che i nostri due soldati sono prigionieri nello stato del Kerala (la foto è tratta da Panorama.it), sequestrati di fatto dalla politica locale che li sta usando biecamente per la sua campagna elettorale. Oggi si aprono i seggi ed è questo il motivo che tiene in galera i nostri connazionali.
Ma l'interesse politico locale non è sufficiente a giustificare la brutta piega presa dalla vicenda. Ci sono troppe incongruenze dietro il comportamento degli indiani- Perché ci vuole più di un mese per fare le perizie balistiche sulle armi dei due marò? Perché la magistratura del Kerala si rifiuta di far eseguire le autopsie sui cadaveri dei due pescatori uccisi, delitto di cui sono accusati i nostri soldati? A quale disegno ostile risponde questa evidente provocazione nei confronti dell'Italia?
L'improvviso deteriorarsi delle relazioni tra i due Paesi potrebbe venire spiegato dal fatto che queste sono troppo favorevoli per noi e la cosa infastidisce molto qualcuno che ha interessi contrari. Il nostro governo lo sa bene ed è per questo motivo che Monti tace. Gli scambi commerciali tra i Italia e India hanno raggiunto e superato i 7,5 miliardi di euro nel 2011, con un +25% rispetto al 2010. Le imprese italiane sono molto attive nei settori auto, moda e infrastrutture e il nostro obiettivo è espandere il business fino ad arrivare a 15 miliardi nel 2015.
Dietro la vicenda processuale dei due marò ci sono dunque corposi interessi economici, ma questi non possono pregiudicare a lungo l'onore nazionale. Se tra quindici giorni i due soldati non verranno liberati, il governo dei professori deve fare qualcosa di più convincente per difendere la nostra dignità.
1 commento:
una nuova versione del caso Dreyfuss, quindi?
ciao.
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