domenica 25 marzo 2012

India: i nostri Marò non hanno sparato sui pescatori, liberateli



Gli indiani tengono in carcere i fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, pur in assenza di prove concrete contro di loro. Le inspiegabili lungaggini della perizia balistica si spiegano solo con la volontà di trattenere i nostri militari per motivi prettamente politici. Riprendo da Il Sole 24 Ore uno stralcio di questo articolo di Gianandrea Gaiani che riporta i risultati di una perizia indipendente che segnalo agli interessati.

Sul caso della petroliera Enrica Lexie parla l'ingegner Luigi Di Stefano, perito tecnico che ha lavorato per alcuni tribunali italiani e consulente di società per cause legate a incidenti aerei inclusa Itavia per il "caso Ustica" che ha messo a punto un rapporto dettagliato su quanto accaduto il 15 febbraio al largo delle coste del Kerala. Un rapporto indipendente ma che dimostra come «molti elementi non quadrino» dice Di Stefano al Sole 24Ore.com. «A cominciare dall'autopsia effettuata dall'anatomopatologo del Tribunale indiano, il professor Sisikala» che ha recuperato il proiettile dal corpo di uno dei due pescatori uccisi, definendolo calibro 0,54 pollici, pari a 13 millimetri cioè un calibro oggi inesistente». «Il proiettile è stato repertato con misure indicate in modo criptico e furbesco» sostiene Di Stefano. «Se Sisikala avesse espresso le misure del proiettile in forma canonica, cioè con calibro e lunghezza in millimetri, avrebbe scritto calibro 7,62 e lunghezza 31 millimetri. Il caso sarebbe già chiuso dal 16 febbraio, giorno successivo al fattoe giorno dell'autopsia. Invece del diametro ha reso nota la "circonferenza" (credo sia la prima volta al mondo) e invece dei millimetri ha usato i centimetri». Di Stefano non ha dubbi. I dati indicati confermano che si tratta della cartuccia 7,62x54R ex sovietica, sparata dalla mitragliatrice russa PK che nulla ha a che vedere con la cartuccia 5,56x45 di unica dotazione ai nostri marò e utilizzabile sia con i fucili Beretta AR 70/90 sia con le mitragliatrici FN Minimi in dotazione». Per Di Stefano quindi «le autorità indiane sanno fin dal 16 febbraio che il calibro non è quello delle armi italiane, e anche ammettendo una doverosa verifica tutto si sarebbe risolto in una ispezione alle canne dei fucili Beretta .

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