Tre ore fa i Condomini 167 hanno pubblicato sul loro blog la proposta del Comitato CARA TERRA MIA alla giunta comunale di Paderno Dugnano che oggi è stata protocollata in Comune.
Rappresenta nei contenuti i principi ispiratori del Comitato e gli obiettivi enunciati nello Statuto. E' la risposta anche alle continue dichiarazioni strumentali del sindaco e vicesindaco che sostengono che nessuno ha fatto delle proposte.
Oltre alla consegna fisica del documento, la proposta è stata inviata per posta elettronica ad ogni singolo componente della giunta comunale, sindaco e vicesindaco in testa e a tutti i componenti del consiglio comunale. Segue il testo.
Trasformazione del Diritto di Superficie in Diritto di Proprietà.
La proposta dei Condomini 167 del Comitato Cara Terra Mia.
1) Correggere l’evidente errore e rispettare il parere della Corte dei Conti n. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011, come da Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale della Città di Paderno Dugnano n. 50 del 28/06/2011, che ha tra l’altro deliberato: “Di dare atto che il corrispettivo inerente alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà per le aree già cedute in diritto di superficie sarà calcolato secondo quanto previsto dalla delibera della Corte dei conti Sezioni Riunite n. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011 e precisamente “...deve essere determinato dai comuni, su parere del proprio ufficio tecnico al netto degli oneri di concessione del diritto di superficie rivalutati, applicando la riduzione del 60 percento al valore individuato facendo riferimento ai vigenti criteri di calcolo dell’indennità di espropriazione... ovvero all’art. 37, commi 1 e 2, del DPR n. 327/2001, come modificati dalla legge 24/12/2007 n. 244.
In ogni caso, il costo dell’area non deve risultare maggiore di quello stabilito dal comune per le aree cedute direttamente in diritto di proprietà, al momento della trasformazione di cui al comma 47.”, mentre le stime commissionate questa Giunta testualmente riportano che i calcoli sono “effettuati con le modalità di cui alla Deliberazione di C.C. n. 50/2011 applicando a detti importi la riduzione del 40% già stabilito dal comma 48 del citato art. 31 della legge 448/98 e confermato con la sentenza della Corte dei Conti n. 22/2011”; la contraddizione è evidente e palese”.
2) Rivedere il valore a mq. commerciale degli alloggi riferito a “fabbricati realizzati a partire da gennaio 2009 e completati e venduti entro dicembre 2010”, di €/mq. 2.250 che oltre a non tener conto della vetustà degli edifici ed essere assolutamente abnorme ed esagerato, non trova alcuna corrispondenza con la fonte citata: “Il valore al metro quadro degli appartamenti è desunto alla “Rilevazione di prezzi degli immobili” sulla piazza di Milano a cura della Borsa Immobiliare di Milano in collaborazione con il CAAM e FIMAA e dall’Osservatorio dei valori Immobiliari dell’Agenzia del Territorio per la Provincia di Milano”, che riporta valori nettamente inferiori.
3) Applicare sconti, possibili, che non violano alcuna legge, a differenza di quanto afferma l’amministrazione padernese sul sito istituzionale del Comune “Il corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà è calcolato, secondo quanto disposto dalla Legge, in modo assolutamente vincolato e non ci sono spazi per valutazioni discrezionali (“sconti”) da parte del Comune”. Altre amministrazioni, una per tutte la Regione Veneto (amministrata da Luca Zaia, appartenente allo stesso partito del nostro Vicesindaco) da indicazione con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1815 del 13 luglio 2010 di applicare uno sconto anche: “del 50% da computarsi sul prezzo determinato con riferimento alla normativa attualmente vigente”. Per inciso la Regione Lombardia non ha posto vincoli all’applicazione di sconti, e neanche la Corte dei Conti ne vieta l’applicazione.
Le tre possibilità non sono alternative tra di loro, ai nostri amministratori scegliere quali e quante considerare, una, due o volendo si possono applicare tutte e tre, quello che preme ai cittadini è il pieno ed assoluto rispetto del principio costituzionale di parità di trattamentocon le risultanze della Deliberazione di questa Giunta Comunale n. 144 del 16/09/2010.
Una volta determinato un importo (non diciamo in linea con altri Comuni a noi vicini, come il Comune di Cormano o il Comune di Limbiate) in linea con quanto applicato dalla stessa Giunta di cui fa parte il Vicesindaco Gianluca Bogani e presieduta dal Sindaco Alparone solo per alcuni cittadini nell’anno 2010, prospettiamo quanto segue:
a) Applicare ulteriori sconti, proponiamo del 30% per i cittadini, come i condomini di Via Chopin n. 18, che proprio in questi giorni pagheranno circa 135.000 euro per la rimozione e lo smaltimento del tetto in eternit (amianto – fibra notoriamente cancerogena). Gli immobili nelle stime sono considerati “completati e venduti entro dicembre 2010”. Non si tiene quindi conto di una vetustà pluridecennale degli stabili, e quindi emerge l’evidente contraddizione tra la presenza di amianto messo al bando dall’intero territorio nazionale dalla legge n. 157 del 1992 e la presunta e non veritiera data di completamento degli edifici.
Naturalmente questo ulteriore sconto deve essere applicato ai cittadini che già hanno rimosso l’amianto dai propri stabili, a coloro che stanno procedendo in questa direzione, e ai condomini che necessariamente dovranno a loro spese procedere alla rimozione di un elemento che gravemente nuoce alla salute di tutti.
b) Prevedere forme di pagamento agevolato come previsto dal Protocollo d’intesa tra Anci ed Apu su: Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà del 26 giugno 2002, che prevede la“possibilità di rateizzo del prezzo di cessione, ad un tasso di interesse pari a quello legale”, formula tra l’altro già adottata da altre amministrazioni, come ad esempio il Comune di Milano.
c) Prevedere per la redazione dell’atto di trasformazione, (come previsto dal Protocollo d’intesa tra Anci ed Apu del 26 giugno 2002) “convenzioni con le associazioni dei notai e dei tecnici, per definire tariffe agevolate per le eventuali prestazioni necessarie al completamento delle procedure di acquisto” e la “verifica, al fine di abbattere i costi gestionali e fiscali, della possibilità di realizzare contratti unici di acquisto, per tutti i proprietari interessati all’interno di un condominio, con l’assistenza dei segretari comunali”.
c) Utilizzare i proventi derivanti non per spese diverse ma rispettando il vincolo di destinazione, in quanto gli stessi devono essere impiegati esclusivamente per il finanziamento di investimenti di eguale natura, quindi nell’edilizia sociale.
Questa è una proposta “REALE”, “FATTIBILE”, “CHE NON VIOLA LA LEGGE”, ragionevole,moderata, che risponde alle legittime aspettative dei cittadini, che non entra nel merito dello stato degli espropri dei terreni e della verifica del costo degli stessi.
I cittadini aspettano fiduciosi una risposta da parte dell’Amministrazione.
Comitato CARA TERRA MIA – Condomini 167
caraterramia@gmail.com
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