I condomini degli immobili "167" riuniti nel comitato CaraTerraMia hanno inviato il 13 marzo al Comune di Paderno Dugnano, Sindaco, Vicesindaco, Giunta e Consiglieri Comunali, la loro proposta di modifica delle condizioni di riscatti dei diritti di superficie.
E' passata una settimana e nessuno dei soggetti destinatari della proposta, amministratori e partiti di maggioranza e di opposizione ha finora risposto. Che Alparone e la sua giunta si comportino in questo modo un po' sprezzante e maleducato oltre che antidemocratico nei confronti dei cittadini non mi sorprende perché questo è lo stile di relazione al quale il centro destra padernese ci ha purtroppo abituato in questi anni, perché nemmeno il PD, la FdS e l'IdV, rispondono ai cittadini? La proposta di CaraTerraMia si può e si deve discutere, non ignorare.
In sintesi i condomini "167" propongono:
Correggere l’evidente errore e rispettare il parere della Corte dei Conti n. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011 che definisce come si devon o calcolare i valori dei riscatti.
Rivedere il valore a mq. commerciale degli alloggi riferito a “fabbricati realizzati a partire da gennaio 2009 e completati e venduti entro dicembre 2010”.
Applicare sconti, possibili, che non violano alcuna legge, a differenza di quanto afferma l’amministrazione padernese sul sito istituzionale del Comune.
Le tre possibilità non sono alternative tra di loro, ai nostri amministratori scegliere quali e quante considerare, una, due o volendo si possono applicare tutte e tre, quello che preme ai cittadini è il pieno ed assoluto rispetto del principio costituzionale di parità di trattamento con le risultanze della Deliberazione di questa Giunta Comunale n. 144 del 16/09/2010.
Applicare ulteriori sconti, proponiamo del 30% per i cittadini, come i condomini di Via Chopin n. 18, che proprio in questi giorni pagheranno circa 135.000 euro per la rimozione e lo smaltimento del tetto in eternit.
Prevedere forme di pagamento agevolato come previsto dal PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI ED APU SU: TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN DIRITTO DI PROPRIETA’ del 26 giugno 2002, che prevede la“possibilità di rateizzo del prezzo di cessione, ad un tasso di interesse pari a quello legale”, formula tra l’altro già adottata da altre amministrazioni, come ad esempio il Comune di Milano.
Prevedere per la redazione dell’atto di trasformazione, (come previsto dal PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI ED APU del 26 giugno 2002) “convenzioni con le associazioni dei notai e dei tecnici, per definire tariffe agevolate per le eventuali prestazioni necessarie al completamento delle procedure di acquisto” e la “verifica, al fine di abbattere i costi gestionali e fiscali, della possibilità di realizzare contratti unici di acquisto, per tutti i proprietari interessati all’interno di un condominio, con l’assistenza dei segretari comunali”.
Utilizzare i proventi derivanti non per spese diverse ma rispettando il vincolo di destinazione, in quanto gli stessi devono essere impiegati esclusivamente per il finanziamento di investimenti di eguale natura, quindi nell’edilizia sociale.
Se la giunta continua a ignorare, dopo averle sollecitate pubblicamente con le solite dichiarazioni a mezzo stampa, le proposte dei cittadini, perché a rilanciarle e sostenerle non sono i partiti di opposizione? Perché non capiscono che il loro dovere è stare a fianco dei cittadini in questa lotta?
1 commento:
Impariamo ad ascoltare
Quale migliore occasione per le liste che si presenteranno alle elezioni di imparare ad ascoltare. Ascoltare i bisogni che i cittadini ogni giorno singolarmente o in modo organizzato con comitati
esprimono e che puntualmente non hanno risposte. Quale occasione migliore per mettere al primo posto i giovani, che non trovano lavoro, che ogni giorno inviano curriculum con la speranza di ricevere un proposta e in molti casi devono adattarsi a lavori sottopagati e precari. Quale occasione migliore per parlare del diritto alla casa, a prezzi equi e non di mercato e proporre un piano Casa che permetta ai giovani di non esser strozzati da affitti insostenibili o da prezzi di vendita impossibili. Dopo tutto cosa vogliono i cittadini di Paderno Dugnano:
Vogliamo un paese più verde.
Vogliamo un paese onesto
Vogliamo un paese solidale
Vogliamo un paese equo
Vogliamo un paese unito
Vogliamo un paese ospitale
Vogliamo un paese pulito
Vogliamo u n paese trasparente
Vogliamo un paese giusto
Vogliamo un paese incorruttibile
Vogliamo un paese normale
Gianni Biffi
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