sabato 11 febbraio 2012

Il mondo visto da Rosa

Mia madre è una donna straordinaria. Classe 1925 si è sempre contraddistinta per il carattere forte e per la sua decisa propensione all'innovazione. E' una di quelle che pensa e pratica la parola d'ordine "marciare non marcire". Lo ha sempre fatto e la sua tendenza a prendere a spallate la vita, tagliando corto e agendo senza fermarsi tanto a pensare, scegliendo ogni volta, istintivamente, di rompere la gabbia della complessità, mi ha fortemente "marchiato" e chi mi conosce lo può testimoniare.
Un'eredità la sua che mi ha aiutato molto a diventare quello che sono, quasi soltanto con le mie forze (come mi ha insegnato lei), ma che a volte mi ha messo e ancora mi mette nei guai. Semplificare e andare diritti allo scopo va bene, ma ogni tanto avere qualche dubbio è opportuno. 
Menomale che alla parte fiammeggiante, univoca e velocissima del suo apporto genetico (una continua, teutonica, blitzkrieg), fa da contrappeso quella doppia, lunare e lenta dei geni di mio padre (memoria e malinconia etrusco-italiche).
Vi racconto questo perché oggi andando sulla sua pagina facebook (ve l'ho detto che è una avanguardista) ho notato che da un po' di tempo ha cominciato a pubblicare le sue foto dei viaggi che ha fatto come capogruppo di Avventure nel Mondo negli ultimi 30 anni. Queste immagini sono relative a un viaggio in Pakistan del 1987. Io ho fatto per 20 anni il fotoreporter e devo confessare che lei è davvero brava. Il suo occhio è diverso dal mio e le sue immagini rivelano il suo forte sentimento di sorellanza con le donne e la consapevolezza che se il mondo lo guidassero loro sarebbe un posto migliore.
La vecchia Nikon con la quale le ha scattate me l'ha ceduta diversi anni fa quando ne ha comprata un'altra e adesso la tengo insieme alla mia storica e ammaccatissima Nikkormat.  

1 commento:

Giovanni Giuranna ha detto...

Grazie Carlo per aver condiviso con tutti noi questa bella storia di famiglia e di viaggi al femminile.