I lavoratori del presidio Lares comunicano che è stata firmata la documentazione relativa all'ultima proroga della cassa integrazione. Il progetto industriale che è stato da loro realizzato e continuamente aggiornato negli ultimi tre mesi con dati e analisi "è stato mandato in visione ad alcuni funzionari della Provincia e si sta tentando di ottenere un appuntamento anche in Regione, sempre allo scopo di promuoverlo, ma per ora questi enti nicchiano e come al solito nessuno sembra avere risposte da dare. Speriamo di non dover assistere al solito rimbalzo" scrivono i lavoratori sul loro blog.
Il presidio più lungo d'Italia (1.179 giorni) continua a resistere e a riunirsi da quasi un anno in mezzo alla strada perché nonostante gli sia stato da più parti richiesto, l'amministrazione di destra padernese continua a rifiutarsi di offrire loro una sede provvisorio in un locale comunale sfitto. All'ordine del giorno del presidio c'è anche la decisione di proseguire con la costituzione di parte civile nel processo intentato agli ex amministratori che è stato trasferito da Monza a Napoli per motivi discutibili. "E' confortante sapere che, anche di fronte all' inevitabile incremento del costo che i lavoratori dovranno sostenere riguardo alle spese legali, la quasi totalità degli aderenti a questa iniziativa non abbia rinunciato a proseguire il percorso e dunque si continua ad andare avanti" affermano i promotori dell'iniziativa.
A questo proposito non si capisce perché, dopo più di un mese dalla richiesta di attivarsi per alleggerire, almeno in parte, il carico economico delle spese processuali che al momento grava totalmente sui lavoratori, non sia ancora venuta nessuna risposta da parte del sindaco e dell'amministrazione. E' questa la" politica del lavoro" di Alparone?
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