lunedì 27 febbraio 2012

Bilancio, che farà Alparone: IMU, Irpef o tagli agli assessorati?

Il Bilancio 2012 di Paderno Dugnano forse arriverà in Consiglio comunale per l'approvazione a fine marzo, ma ad oggi non è dato sapere cosa farà l'amministrazione per recuperare il "buco" di 1,4 milioni di euro causato dalle minori entrate. 
L'unica voce al riguardo è una dichiarazione alla stampa del presidente della Commissione Bilancio, Umberto Torraca, che assicura: "abbiamo trovato le risorse senza aumentare Irpef e IMU". Staremo a vedere. Intanto i padernesi che vogliono farsi un'idea di ciò che li attende posso andare a guardare come hanno fatto gli altri comuni alle prese con lo stesso problema.
Ad esempio Milano, ha deciso che non ci sarà la temuta stangata sulla prima casa che resterà ferma all'aliquota dello 0,4 per cento stabilita dal governo. Mentre l'Imu sulla seconda casa potrà raggiungere l'aliquota massima dell'1,06 per cento a meno che non si affitti a canone concordato. Ci saranno l'adeguamento della Tarsu, la tassa sui rifiuti e l'introduzione della tassa di soggiorno. L'addizionale Irpef non dovrebbe subire ritocchi. Per recuperare i 580 milioni che mancano all'appello la giunta Pisapia userà diverse leve. Una è la revisione dei costi della macchina comunale: il 60% dei tagli riguarderanno gli assessorati e il rimanente dalla revisione dei conti delle partecipate. Per quanto riguarda infine il capitolo degli investimenti. Palazzo Marino intende rilanciarli, ma per portare a casa il risultato sarà necessario vendere parte del patrimonio.
A Cormano invece, preclusa per mancanza di offerte la via delle cessioni patrimoniali, l'amministrazione ha approvato un regolamento per applicare una nuova addizionale Irpef e la determinazione delle aliquote per il 2012. Cormano subirà tagli per ulteriori 900mila euro e dovrà incassare 1,4 milioni in più di quanto speso. Si propone di farlo con il seguente aumento delle aliquote: resta identico lo 0,4 per coloro che dichiarano meno di 15mila euro, sale allo 0,6 per coloro che guadagnano da 15 a 55mila euro, sale infine allo 0,8 per i cittadini che dichiarano oltre 55mila euro.

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