lunedì 27 febbraio 2012

Bomba a Paderno: l'immobilismo della politica e il silenzio della città

Fervono i lavori per il ripristino della stazione dei Vigili Urbani di via Buozzi colpita e danneggiata dall'esplosione provocata dall'attentato della scorsa settimana. Mentre gli inquirenti continuano le indagini per individuare i colpevoli del grave gesto e svelarne motivazioni e finalità, la politica non prende iniziative e la città tace, in attesa.
La sua voce non si è fatta sentire con molta forza alla manifestazione di venerdì sera ed era forse prevedibile: prima di manifestare la gente vuole capire e le cose dette finora dai responsabili dell'amministrazione non hanno evidentemente rassicurato i padernesi. I punti oscuri di questa brutta storia sono ancora troppi e la versione della "vendetta" della malavita come risposta all'azione di contrasto portata avanti dalla milizia cittadina non convince. 
Ed è proprio questo, a mio avviso, il colpo più duro che l'attentato ha inferto alla nostra comunità, una ferita che potrebbe diventare un danno permanente se la politica e l'amministrazione non si svegliano dal torpore in cui sembrano cadute e non cominciano a dare risposte più concrete ed attendibili.
Dalla notte della bomba a oggi sono ormai passati sei giorni e il palazzo della politica ancora tace. Forse i responsabili dei partiti pensano che dopo aver inviato il loro doveroso messaggio di solidarietà ai Vigili Urbani non ci sia altro da fare che attendere o peggio liquidare l'attentato derubricandolo ad "atto vandalico" come ha già fatto pubblicamente l'assessore Di Maio titolare della Polizia Locale? Io spero vivamente di no e mi aspetto al più presto qualcosa di più e di meglio di parole vuote e gesti rituali che preludono solo alla rimozione dei fatti.

La bomba ha posto con violenza all'ordine del giorno il tema della sicurezza e della legalità e ignorarlo non è possibile. Anche la società civile deve reagire e deve farlo indipendentemente dall'esito delle indagini sull'attentato. Il 3 febbraio si è svolto al Villaggio Ambrosiano un'assemblea sul tema della legalità che ha raccolto l'adesione di associazioni e di singoli cittadini, quella di tutti i partiti e di esponenti dell'amministrazione comunale che si è conclusa con la proposta condivisa di dar vita a un organismo di coordinamento delle iniziative portate avanti sul tema dai diversi soggetti. E' necessario al più presto costituire un punto di riferimento cittadino che consenta di aggregare tutti coloro che si muovono o intendono muoversi nella direzione della lotta all'infiltrazione mafiosa, della difesa della legalità e dell'educazione alla legalità, che sia luogo di elaborazione di una strategia condivisa costruita con il contributo di tutti.

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