I leghisti sono proprio dei poveretti. Il loro razzismo e la loro beceraggine plebea e volgare, la loro violenza verbale e morale, il loro odio condominiale che tracima nel nazismo spicciolo, ridicolo, ma non per questo meno pericoloso, stanno diventando insopportabili.
Ieri il quotidiano online "Affari Italiani" ha pubblicato la notizia corredata da fotografie dell'apertura a Brugherio, importante città del Nord Milano amministrata dal centro destra, che un leghista locale vi ha aperto il primo "caffé padano". "Qui i romani non sono benvenuti", "aperitivo a base di maiale", si legge nei cartelli appesi in vetrina. Nel locale pubblico "padano", insomma, sono ben accetti solo i clienti di stirpe ariana e celtica, quelli che mangiano il maiale. Alla larga terroni, ebrei e musulmani.
La storia si ripete sempre, prima come tragedia, poi come farsa, ma con questi tragici pagliacci, senza cervello e senza memoria, non sai mai se si rendono conto o meno delle cose che fanno. Insomma bisogna rimandarli a fare la scuola dell'obbligo oppure prenderli sul serio e trattarli come si meritano?
Solo una bestia, infatti, può ignorare che quello che hanno fatto a Brugherio è già avvenuto nella Germania nazista dopo la "notte dei cristalli" e nell'Italia fascista dopo le leggi razziali, quando molti negozi esponevano le scritte "Questo negozio è ariano" come si vede nella foto d'epoca.
Il "caffè padano" di Brugherio, con le sue scritte idiote, appare chiaramente un'aperta provocazione. E' troppo facile prevedere che prima o poi qualcuno ricorderà ai proprietari del bar il vecchio adagio: chi semina vento...
2 commenti:
Io non mi preoccupo,non dico che mi fanno ridere,mi fanno tenerezza.
Per preoccuparmi dovrei vedergli a capo un hitler(la minuscola è voluta)ma lo vedete il loro capo compreso il suo delfino,quello non mi fa tenerezza mi fa pena.
pierino favrin
Immagino che servano caffé fatta con cicoria coltivata in Brianza.
Che razza di caffé padano è se comprano caffé prodotto da extracomunitari in paesi extracomunitari?
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