Girano voci che la giunta Alparone quest'anno non ce la farà ad approvare il Bilancio di previsione nei tempi ancora di recente annunciati con il solito trionfalismo. Forse non ce la farà ad approvarlo punto e basta.
Dov'è finito infatti, a oltre 2 settimane dalla sua presentazione in Consiglio comunale, il Bilancio di previsione 2012? Chi l'ha visto? Doveva essere approvato subito e invece tutto sembra ancora in alto mare al punto che nessuno sa quando e se si riunirà prima del 31 dicembre l'assemblea cittadina che dovrebbe approvarlo.
L'opposizione, nello specifico il Partito Democratico, ha presentato nove emendamenti al documento redatto dall'assessore Ruzzon, ma sorpresa, si scopre oggi, dopo la riunione della Commissione di questa settimana, che il Bilancio così come è stato illustrato non va più bene e va modificato. Ai nove presentati dall'opposizione, infatti, s'è aggiunto, imprevisto e inaspettato, un nuovo emendamento proposto niente meno che dal sindaco Alparone in persona, dove si dice in sintesi che nei conti messi nero su bianco il 30 novembre c'è una differenza di 1,4 milioni di euro di inferiori entrate. "Buco" che non si potrà proprio riempire a meno di non mettere pesantemente le mani nelle tasche dei padernesi. Come? Imponendo una IMU (la nuova ICI) con aliquote più alte di quelle minime fissate del governo e facendo altre "manovre" di reperimento soldi, non si capisce bene quali.
La manovra è davvero poco chiara. Innanzi tutto non si comprende come mai un Bilancio che era stato presentato solo 2 settimane fa come "perfetto" oggi non vada più bene e sia da cambiare, inoltre non si capisce come sia stato calcolato in modo così preciso l'importo che manca. Quello che poi è proprio incomprensibile politicamente è il tentativo del sindaco e della sua giunta di coinvolgere in extremis l'opposizione, invocando solidarietà e facendo appello al suo senso di responsabilità, per ottenere l'assenso e la condivisione sulla strana manovra collegata all'aliquota dell'IMU, superiore a quella fissata al Governo. Ma solo su quella, s'intende, perché il resto del Bilancio, dice il sindaco, non si tocca.
Insomma, Alparone chiede sostanzialmente al PD di appoggiarlo e non lasciarlo solo a fare i conti con i cittadini che deve tartassare, ma non è disposto a fare quello che il Partito Democratico gli chiede, cioè di rivedere e insieme condividere tutta la partita di un Bilancio molto difficile. Egli vuole avere solo la condivisione dell'imposizione di una tassa sulla casa molto più alta dell'ICI contro la quale aveva fatto demagogicamente la guerra fino a ieri. Naturalmente non lo otterrà a meno che non accetti di riaprire il dossier del Bilancio di previsione.
Alparone è di fatto incartato e nessuno sa allo stato attuale come questa partita finirà. Quello che è certo è la grande fretta che ha il sindaco di chiuderla perché più il Bilancio di previsione resta aperto più le tensioni interne alla maggioranza (alla Lega, ma anche al suo partito) che non vuole approvare una tassa troppo pesante sulla casa in aggiunta al resto, aumentano e rischiano di diventare incontrollabili.
1 commento:
Io credo che ogni amministrazione, di fronte ai tagli fatti dal governo (sono stati poi dati i soldi che dovevano essere dati al posto della vecchia ICI? Mi sa di no) faccia fatica a fare un bilancio specialmente in un anno dove ci sono state più manovre.
In un paese normale questo significherebbe trarre le conclusioni: il PDL e la Lega che ti ha candidato fa disastri al governo? Tu ho "porti la croce e canti" o ti dimetti ed esci dalla tua forza politica.
Invece a livello nazionale al posto della anglossassone "Opposizione di sua Maestà" abbiamo la "Opposizione di Sua Emittenza" cioè gente che oggi si lamenta delle troppe tasse e delle mancate liberalizzazioni e fino a ieri stava in un governo che ha aumentato il debito pubblico e non ha liberalizzato niente. Vedremo se a Paderno saremo più fortunati.
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