venerdì 4 novembre 2011

"L'anche Sindaco", Marco Alparone

L’Istituto Comprensivo Gramsci, creato l’anno scorso con grande fatica a seguito della “verticalizzazione” della scuola decisa dal governo, è in agitazione per via dell’ennesimo taglio governativo chiamato questa volta “dimensionamento”. Cambia il nome, ma l’operazione risponde sempre alla stessa strategia dichiarata fin dal primo giorno da Berlusconi-Gelmini: tagliare risorse e degradare la qualità della scuola statale.
Il “dimensionamento” delle scuole padernesi compete all’amministazione comunale che però è stata finora incapace di trovare una soluzione accettabile e condivisa da dirigenti, docenti e utenti del servizio. La storia sembra ormai avviata, secondo il considato stile alparoniano, sulla strada della confusione e del tutti contro tutti grazie all’azione degli amministratori i quali sono apparsi desiderosi solo di dividere il fronte unito dei genitori.  Dopo essersi opposti a una soluzione equilibrata condivisa dall’80% delle scuole padernesi, oggi cercano di farne passare un’altra che produce e produrrà ancora di più in futuro, conflitti, divisioni e squilibri. 
La soluzione che il Comune cerca di imporre come è noto si basa sullo smembramento del 1° Circolo (Gramsci-Cassina Amata) a seguito di un accordo tra due dirigenti scolastici, quelli di Allende e Don Minzoni, uniti nell’insegure obiettivi personali paralleli, di potere il primo e di sopravvivenza il secondo che il sindaco ha la faccia tosta di definire "maggioritario" anteponendo gli interessi dei dirigenti a quello dei cittadini.
I genitori e di docenti dell’IC Gramsci si oppongono a questo sconcio e in una riunione, ieri sera, hanno deciso di sospendere la manifestazione annunciata per domani e di presentare a Sindaco e assessore una nuova proposta che prevede il mantenimento dell’attuale comprensivo Don Minzoni, l’accorpamento del 1° Circolo all’IC Gramsci e la creazione di un nuovo IC tra Allende-Croci, Calderara e Incirano. La soluzione tiene conto della possibilità stabilita dalle norme stesse di mantenere l’IC di Palazzolo così com’è, e di rispettare la volontà di genitori e docenti di Cassina Amata di rimanere uniti nell’IC Gramsci.
Che possibilità di ascolto avranno questi ultimi da parte di Alparone? Poche, purtroppo. Basta leggersi questa risposta che “l’anche Sindaco” di Paderno Dugnano ha inviato a un genitore  per comprenderlo. Leggere per credere:

Gentile Signora Gobbi,
Le sue preoccupazioni sono anche le nostre per questo avevamo chiesto la collaborazione degli operatori delle scuole,delle famiglie e in particolare dei dirigenti scolastici nella stesura della proposta. Ad oggi la proposta da lei evidenziata non è dell' amministrazione comunale ma di due dirigenti con parere favorevole scritto di un terzo e con il solo parere contrario del dott. Sedini.
Dispiace vedere che da parte di chi si occupa della cosa pubblica come noi non ci sia stata la capacità dopo più di un mese di esprimere una progettualità che tutelasse i bisogni di tutti.
Rimango a sua disposizione, anche se la sua missiva andava in primis inviata al suo rappresentante scolastico, io posso, nel profondo rispetto che ho della democrazia, solo prendere atto a malincuore della stragrande maggioranza espressa fino ad oggi.
Un papà dell 'istituto comprensivo Gramsci anche Sindaco
Marco Alparone
L’anche sindaco (che nella lettera ammette senza problemi la sua incapacità di amministratore) avrebbe fatto meglio a firmarla Ponzio Pilato.

2 commenti:

carlo arcari ha detto...

Ringrazio di cuore tutti i lettori che prontamente mi segnalano i numerosi refusi e gli errori ortografici e di sintassi che punteggiano sempre più spesso (sono un autodidatta entrato ormai nella terza età) i miei post. Così facendo essi mi aiutano e mi segnalano la loro attenzione. Ringrazio anche quelli che mi deridono e che cercano di utilizzare i miei refusi per denigrare il contenuto delle cose che scrivo perché comunque mi sono utili. Grazie a tutti e vi prego, continuate a farlo.

Anonimo ha detto...

Complimenti Sig. Arcari
è riuscito ad accendere una polemica di dimensioni planetarie per una questione "di secondaria importanza", in questo drammatico momento per la nazione. Personalmente direi che queste persone che si concentrano su halloween forse farebbe meglio a guardarsi attorno e prepararsi al peggio.
PS: posso segnalare anch'io un errore? In questo caso più che "cristiano" io mi definirei "cattolico" perchè gli atteggiamenti dei cristiani verso questa festa sono molto diversi (anglicani e protestanti insegnano).
Buona giornata
Gabriele