mercoledì 12 ottobre 2011

La coerenza di Bogani: Cascina Donzelli no, Cascina De Capitani sì

Riprendo dal sito di Gianfranco Massetti questo commento sulla vicenda dello sventramento della Court di Pecc deciso dall'assessore Bogani, ex difensore quando era all'opposizione delle "corti storiche" padernesi. Della serie: si nasce incendiari e si muore pompieri (nelle foto la Cascina De Capitani).

La coerenza e la giustizia vanno spesso di pari passo. Sembra che facciano fatica ad attecchire presso l’Amministrazione Comunale di  Paderno Dugnano.
Per anni il consigliere Bogani ha insistito sulla salvaguardia letterale della  Cascina Donzelli, costruita in cemento armato alla fine degli anni 30.  Ne ha fatto una battaglia di principio. A proposito anche per questo intervento sono già passati oltre due anni ( ? ). Allora non aveva tenuto conto che l’A.C. aveva anche degli obblighi di legge da rispettare. Obblighi che adesso ha scoperto,  ma solo per la Cascina De Capitani. C’è però una sostanziale differenza tra le due situazioni. Di metodo e di merito:
1. La Cascina Donzelli era del 1930, la Cascina De Capitani del 1850;
2. Tutti capiscono la differenza architettonica,storica,ambientale e di bellezza tra le due. Anche un occhio inesperto.Se una deve essere conservata e non in parte abbattuta e ricostruita con il gusto del finto castello di Gemonio, questa è la De Capitani;
3. La collocazione  delle due è ben diversa:una in Cardinal Riboldi,via di comunicazione adatta alla residenza, l’altra in Via Gramsci, in pieno centro storico vicino ai parchi protetti dalla Sopraintendenza: quindi con due vocazioni diverse.
4. In tre Commisioni consiliari Territorio quasi tutti i componenti ,compresi esponenti della PDL, avevano espresso parere non positivo sul progetto, manifestato altre ipotesi e invitato l’Assessore all’Urbanistica  a formulare proposte diverse. Niente di tutto questo.
E così oltre a favorie un’insediamento residenziale fuori luogo e che crerà disagi alla circolazione si deturperà l’unico vero esempio di Cascina storica lombarda e questo grazie all’Assessore leghista.
Noi abbiamo avanzato una proposta diversa, legata alla conservazione e tutela
della Cascina De Capitani:
1) ristrutturazione della residenza esistente nel lato Nord;
2) sistemazione del lato sud ed ovest (attuali stalle e fienili) a laboratori per artigianato locale
   e di pregio per giovani. In collaborazione con l’A.C.
3) aia (cortile) di uso pubblico per manifestazioni sociali e culturali.
Spieghi l’Assessore perché ha voluto difendere solo i valori immobilirari dei privati e non valorizzare veramente la Cascina storica De Capitani ridandole una nuova vita sociale?
Padroni a casa nostra? Si! Ma chi sono i padroni?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace per l'amico Bogani,ma l'obiettività m'impone questa battuta:
A quando una bella torre nel cortile della cascina Cerruti in via Mazzini a Palazzolo?
Uno scusami a Bogani.
un saluto agli altri
pierino favrin