mercoledì 12 ottobre 2011

Rho-Monza: la commissione provinciale Mobilità e Trasporti vota un sì unanime alla proroga dei tempi per la gara d’appalto

Ricevo da Ezio Casati il seguente comunicato stampa sul tema della Rho-Monza 

 “Oggi dalla Commissione provinciale Mobilità e Trasporti è emersa una prima buona notizia che lascia aperto qualche spiraglio sul futuro della Rho-Monza. È stata accolta all’unanimità la mia proposta di formalizzare al Ministero delle Opere Pubbliche, alla Regione Lombardia e a Serravalle la richiesta di proroga dei tempi di espletamento della gara d’appalto, già fissata per il 15 ottobre prossimo. Questo ci permetterà di avere più tempo per far valere le ragioni dei Comuni e dei territori”. Commenta così Ezio Casati, vicepresidente del Consiglio provinciale, l’esito della commissione Trasporti e Mobilità che si è tenuta oggi a Palazzo Isimbardi e che aveva all’ordine del giorno l’audizione dei tecnici per il progetto alternativo per la riqualificazione della  strada provinciale Rho-Monza.
“Mercoledì prossimo, nella commissione che vedrà ospite la società Serravalle – aggiunge Casati -, sarà necessario chiarire alcune cose. Innanzitutto non si può più tollerare che Serravalle si comporti come la ‘principessa’ seduta al tavolo, limitandosi a sollevare i problemi e non pensando di avviare un percorso per la loro risoluzione. Vorrei poi che Serravalle spiegasse come mai si sia partiti prima con l’idea di riqualificare una strada provinciale, per arrivare poi a chiedere standard autostradali per limiti di velocità da 140 Km orari, quando su tutte le tangenziali milanesi si viaggia a 90 Km orari e sulla Milano-Meda il limite oscilla tra i 70 a 80 Km”.
“L’amministrazione provinciale dica ora parole chiare – conclude Casati - su quali indirizzi abbia dato a Serravalle su questa opera. Il prossimo mercoledì saremo molto vigili e non ci sarà nessun imbonitore capace di farci cambiare idea. L’interramento si può fare. Lo vogliono gli abitanti, le amministrazioni, e lo richiede anche la stessa modernità dell’opera. La politica faccia la sua parte e dica di sì al nuovo progetto”.

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