Ricevo da Fabrizio Allegro questo comunicato sui risultati dell'incontro di ieri del Tavolo Tecnico per la Rho-Monza, tra rappresentanti di Comitati, Amministrazioni e Serravalle. L'architetto del CCIRM commenta: "In merito ai contenuti dell’incontro di ieri sono molto pessimista. Leggendo il comunicato della Amministrazione di Paderno (diffuso oggi) si capisce che non c’è nulla di buono all’orizzonte. Il clima di ieri era un po’ del tipo “rompete le righe”. Vaghi ha mandato un tecnico che si è quasi “sfilato” anticipando che a loro serve spostare una complanare, Calcinati ha calcato e molto sul tema del sottopasso tra Novate e Bollate. Di Paderno non abbiamo parlato (anche perché sono lì le maggiori questioni da risolvere, anche in termini progettuali). Il direttore del settore tecnico della Provincia (Gianfranco Belli) furbescamente voleva far passare l’idea che piccole rettifiche puntuali servono e potrebbero essere quindi accolte, ma arretrando su quelle sostanziali. Ditemi voi che ragionamento lineare è questo....". Segue il testo del Comunicato.
Prosegue il confronto con Serravalle per la questione padernese della Rho Monza. Siamo tornati al confronto con i tecnici di Serravalle ed abbiamo esposto in parte gli affinamenti e le integrazioni al progetto alternativo che i comuni hanno fatto proprio con delle specifiche delibere di giunta. Si rileva il fatto che per Serravalle sia stata una opportunità mettere al tavolo le cinque amministrazioni ed è un lavoro utile per concertare le migliorie al progetto preliminare.
C’è ancora da capire quali siano i termini e gli “spazi di manovra” per risolvere le più forti criticità poiché non sono i tracciati delle complanari a determinare la gravosità dell’intervento quanto il fatto che l’autostrada che Serravalle vuole realizzare nel centro abitato di Paderno entra nel tessuto edificato e tra le abitazioni, a soli 10 metri di distanza, mentre la distanza di rispetto dovrebbe essere pari a 60 metri. Negli altri comuni situazioni analoghe non ve ne sono e sebbene sia altrettanto necessario garantire la risoluzione di danni ambientali, di cesure e/o di interruzioni del territorio, ancor più necessario è rispondere favorevolmente alle aspettative di vita dei residenti di Paderno Dugnano che sono più di altri direttamente impattati.
Come è noto, nei soli 250 metri dall’autostrada, sono circa 8.000 le persone che vi abitano e sono le stesse che subiranno i danni dell’inquinamento acustico ed ambientale. Andrà avanti il confronto istituzionale perché il giorno 13 ottobre torneremo a colloquio con la Direzione Tecnica, pronti a presentare ogni ulteriore soluzione e chiarimento utile per convincere i vertici di Serravalle, Provincia e Regione, ma credo fermamente che sia finito il tempo a disposizione e vorremmo smettere di girare intorno alle esercitazioni progettuali.
Serravalle e la Provincia devono dire chiaramente se e come vogliono risolvere le ovvie criticità del progetto preliminare. Altrimenti non vedo come si possa procedere contro i cittadini e le Amministrazioni le quali, in forza delle delibere di giugno, potrebbero coralmente rispondere con un parere negativo nella conferenza dei servizi al progetto in appalto.
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