venerdì 16 settembre 2011

Calderara: in agitazione i condomini dei palazzi "167"

Cresce velocemente e diventa collettiva la protesta dei cittadini in merito al problema dei diritti di superficie. Al riguardo ho ricevuto oggi questa comunicazione  dai condomini di Via Novella 2 e 4:
Alcuni condomini di Via Novella (Calderara), hanno ricevuto, da parte del Comune, la proposta di trasformazione del diritto di superficie (di edilizia convenzionata), in diritto di proprietà (ovvero riscatto del terreno). Le cifre richieste e le eventuali rateizzazioni proposte sono inaccettabili!
E’ nostra intenzione informare tutti i condomini coinvolti nel medesimo problema, perché riteniamo che riceveranno lo stesso trattamento a breve. Per questo motivo chiediamo la partecipazione di tutti per arrivare ad un incontro con l’Amministrazione Comunale. Quanto prima Vi informeremo sulle iniziative che stiamo organizzando.
I condomini di via Novella si aggiungono così al gruppo di proprietari delle case 167 di via Vivaldi e via Chopin che ieri sera si sono incontrati per discutere e accordarsi su come rispondere uniti alla richiesta di pagamento avanzata loro dall’amministrazione con una lettera (verde) firmata dall’assessore leghista Gianluca Bogani. La gente appariva turbata e arrabbiata per il modo con il quale il Comune sia sta comportando che tutti giudicano scorretto e arrogante. 
Scorretto nel merito perché non è affatto sicuro che i conti relativi al versamento richiesto siano precisi dal momento che non è chiaro se gli anticipi a suo tempo versati dai proprietari per i diritti di superficie erano stati calcolati e detratti. Soprattutto non è chiaro se il loro valore era stato correttamente indicizzato alla data di oggi. Arrogante e quasi intimidatorio l’atteggiamento tenuto dagli amministratori i quali lasciano intendere che se i proprietari non pagano subito le somme richieste in futuro dovranno pagare molto di più.
Alla fine della discussione i titolari degli immobili hanno deciso di non rispondere alla richiesta del Comune e di non pagare i diritti.

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