Più correttezza nella comunicazione e più trasparenza chiedono i cittadini. E soprattutto, ricordano agli amministratori che non si può batter cassa per rimpolpare i bilanci comunali mettendo questo al primo posto, davanti ai bisogni e ai problemi dei padernesi in un momento così difficile per le famiglie.
Queste cose i condomini delle case “167” di Calderara le hanno dette e ripetute con insistenza ieri sera, all’affollata assemblea convocata dal Partito Democratico presso il Consiglio di Quartiere, per ascoltare i cittadini e fare insieme chiarezza sulla proposta di riscatto dei diritti di superficie che l’amministrazione di destra ha recentemente inviato ai proprietari degli immobili. Le hanno dette forte e chiaro, sia ai consiglieri del maggior partito di opposizione in consiglio comunale (presenti al completo), che al vicesindaco Gianluca Bogani, il quale giustamente aveva sentito il bisogno di venire a Calderara per ascoltare la voce della gente, ed è stato invitato dai rappresentanti del PD a spiegare all'assemblea la sua decisione e rispondere direttamente alle domande e alle critiche dei cittadini presenti.
Dopo la breve introduzione degli organizzatori dell’iniziativa (Pino Carnevale e Oscar Figus), e le osservazioni di Gianfranco Massetti e dell’avvocato Michela Scorta, consiglieri comunali che hanno cercato di inquadrare la questione dal punto di vista amministrativo e giuridico, Bogani è intervenuto per riaffermare che i valori dei diritti di superficie (i corrispettivi economici richiesti ai titolari degli immobili) calcolati dal Comune, sono corretti, che il metodo di calcolo dei suddetti valori è quello stabilito dalla legge e, per quanto riguarda le condizioni proposte ai cittadini, rateazioni dei pagamenti, incentivi, disbrigo delle pratiche, sconti sui prezzi: “è stato fatto il massimo e non si poteva fare di più”.
I presenti non erano d'accordo e hanno contestato al vicesindaco diversi punti dolenti della questione. Il primo, fondamentale, è la delibera approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale nel maggio scorso, ambigua e poco coerente, perché fa riferimento nello stesso documento a due metodi diversi di calcolo degli importi da versare. Uno è indicato nella sentenza della Corte dei Conti che stabilisce tali criteri affermando che, oltre al -25% del valore venale del terreno, questo deve subire un ulteriore riduzione “del 60%”, per stabilire il corrispettivo da pagare; l’altro criterio è invece quello del testo di legge che indica una riduzione “al 60%” del valore venale del terreno (già ridotto del 25%), cioè applicando il minore "sconto" del 40%.
“Che sia stato un errore di battitura del testo della delibera o altro, noi comunque chiediamo che delle due formule venga applicata quella più favorevole ai cittadini, cioè la riduzione del 60% del valore. E' possibile, infatti, modificare la delibera” ha detto l’avvocato Scorta.
Il secondo rilievo sollevato è la mancata trasparenza sul “valore venale” del terreno di cui si offre il riscatto: se non ci dite quanto vale il terreno, hanno detto i proprietari rivolgendosi a Bogani, come è possibile per noi fare il calcolo e verificare che sia corretto? Terzo problema sollevato è stato quello delle condizioni di pagamento, cioè le rateazioni proposte e l’assistenza notarile offerta a chi aderiva alle operazioni di riscatto. “Ci proponete al massimo quattro rate mensili, mentre a Milano le rate sono semestrali e il pagamento dilazionato per più tempo. Senza contare gli sconti del 20-30% del costo decisi da diversi Comuni italiani per chi accetta di riscattare. Per non parlare delle operazioni di rogito svolte gratuitamente dai segretari comunali sempre e non solo come benefit per chi lo fa subito”. Insomma al posto di incentivare a Paderno si penalizza e al posto di favorire si demotiva hanno sottolineato più volte i cittadini che hanno annunciato a Bogani il loro rifiuto a riscattare i diritti a queste condizioni.
Numerosi intervenuti hanno assicurato al vicesindaco che si rendevano conto del bisogno del Comune di trovare soldi freschi, a seguito dei pesanti tagli del governo, ma hanno anche rilevato che solo trovando un punto di equilibrio e di accordo tra interesse dell’amministrazione e bisogni dei cittadini si poteva sperare di fare una cosa giusta e produttiva per tutti. Prezzi più convenienti vuol dire, infatti, più riscatti e dunque più soldi raccolti.
L’incontro si è concluso con una dichiarazione di Bogani che si è riservato qualche giorno di tempo per riflettere sulle richieste avanazate dai cittadini e dare una risposta. Dal canto suo il PD si è impegnato a chiedere formalmente all’amministrazione di spostare nel tempo i termini di adesione alla proposta di riscatto che dovrebbero scadere il 5 ottobre, di aprire un tavolo di trattativa tra cittadini e amministratori per defnire con trasparenza, valore venale dei terreni, criterio di calcolo dei corrispettivi, migliori dilazioni di pagamento, sconti e incentivi.
“ La serata è stata utilissima per noi del PD, è stata utile ai cittadini (mai così numerosi a un’assmblea di partito) e forse è stata utile anche a Bogani, che è l’amministratore con il quale alla fine dobbiamo trovare un accordo se vogliamo risolvere positivamente questa partita – ha commentato Oscar Figus -. Il PD ha dimostrato che è in grado di mettersi al servizio dei cittadini, ascoltandoli e offrendo soluzioni ai loro problemi. L'amministrazione comunale, che abbiamo coinvolto nell'iniziativa, adesso non può più chiudere gli occhi e le orecchie di fronte alle domande dei cittadini e alle soluzioni più equilibrate da loro e da noi proposte. Contiamo pertanto di riconvocare i cittadini di Calderara tra due o tre settimane per comunicare loro notizie positive al riguardo”.
“ La serata è stata utilissima per noi del PD, è stata utile ai cittadini (mai così numerosi a un’assmblea di partito) e forse è stata utile anche a Bogani, che è l’amministratore con il quale alla fine dobbiamo trovare un accordo se vogliamo risolvere positivamente questa partita – ha commentato Oscar Figus -. Il PD ha dimostrato che è in grado di mettersi al servizio dei cittadini, ascoltandoli e offrendo soluzioni ai loro problemi. L'amministrazione comunale, che abbiamo coinvolto nell'iniziativa, adesso non può più chiudere gli occhi e le orecchie di fronte alle domande dei cittadini e alle soluzioni più equilibrate da loro e da noi proposte. Contiamo pertanto di riconvocare i cittadini di Calderara tra due o tre settimane per comunicare loro notizie positive al riguardo”.
1 commento:
Gentile Signor Arcari,la ringrazio di cuore per il suo articolo apparso sul suo forum.
Mi compiaccio per la professionalita',per la correttezza,la veridicita' del suo articolo.E' raro incontrare nei nostri tempi giornalisti che non si pronano a pecorella ai potenti di turno descrivendo situazioni e commenti impropi o non pienamente veritieri.Di persone schiette e leali copme lei è raro trovarle.
Sii sempre cosi' chiaro,schietto,vero,democratico.
Un saluto affettuoso,Pasquale Taccone
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