domenica 18 settembre 2011

Bossi, il lavoratore che ha salvato le pensioni


"Abbiamo salvato noi della Lega le pensioni, se non c'eravamo noi non so come finiva. Ma l'abbiamo spuntata. Dicono che io mostro il dito - ha proseguito - sì! Io mostro il dito perchè so che cosa vuol dire aver lavorato una vita e non essere sicuri di avere la pensione".
Bello, anzi bellissimo, soprattutto perché è stato detto oggi a Venezia, alla "Festa dei popolo padani" da uno che, come è noto, non ha mai fatto un giorno di lavoro onesto in tutta la sua vita, un lendenun che si è fatto mantenere dalla sorella e dal cognato per anni e che ha raccontato sul suo lavoro immaginario, delle gran balle a tutti, familiari e amici in primis, affermando di essersi laureato in medicina.
In comune con Berlusconi, l'uomo di Cittiglio, specie autoctona delle Prealpi, ha solo il sogno giovanile di diventare un cantante pop (ha partecipato anche al festival di Castrocaro), non certo l'amore per il lavoro, virtù riconosciuta invece al capo del PdL che con pieno merito è stato insignito cavaliere.
La cosa penosa e che un tipo così, un saltimbanco della politica plebea, sia riuscito a suscitare un culto della personalità che appare spropositato e assurdo a chi non fa parte della schiera di "miracolati" della Lega. "Io, Maroni, e gli altri di noi non saremmo un cazzo senza Bossi. Ricordo ai più realisti del re che senza Bossi non sarebbero niente" ha sbraitato dallo stesso palco l'odontotecnico Calderoli, rivolgendosi ai maroniani che vorrebbero pensionare il senatur.
Come dargli torto? Senza Bossi e i voti raccolti nei bar sport e nelle pizzerie della Val Seriana, lui "non sarebbe un cazzo". Questo è poco, ma sicuro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono dei periodi storici in cui più dici puttanate e più ottiene successo e riconoscimento popolare, piano piano ti convinci (e ti convincono)di essere molto lungimirante e di avere un grande fiuto/intuito politico. Lentamente diventi il leader carismatico che la gente si aspettava e proproni delle cose che se sei sano di mente non ti sogneresti mai di proporre.
Anno dopo anno anche i tuoi avversari politici, che prima ti disprezzavano, iniziano a dire che alcune delle tue idee sono valide (ricordate la posizione di Penati sulle ronde padane ?).
Poi un giorno ti alzi e scopri che che sei solo un pagliaccio e che tutti-per sbaglio-ti avevano preso sul serio,quando invece sarebbe stato meglio seppellirti dalle risate.

Aris Baraviera

Anonimo ha detto...

Ma questi periodi storici fanno solo parte della storia italiana ? Federico