martedì 26 luglio 2011

Oltre i partiti...la politica?

Ricevo da Gianfranco Massetti la cronaca della presentazione del libro "Oltre i partiti".
Ieri sera  alla libreria Feltrinelli di piazza Piemonte c’è stato un  confronto appassionato tra persone diverse. Pier Francesco Majorino, Rosario Sorrentino, Fausto Bertinotti, Nicola Zingaretti e Piero Bassetti hanno discusso del libro di Goffredo Bettini: ”Oltre i partiti” di Marsilio editore.
Un libro scritto prima delle elezioni amministrative di maggio, ma anticipatore di processi che lì si sono manifestati in maniera evidente.
Majorino sostiene che è necessario continuare a “discutere” la forma partito e le strutture politiche esistenti anche dopo la vittoria di Milano e nonostante l’urgenza del governare. Perché,altrimenti, una “politica” separata dalla società in trasformazione si separa anche da un popolo che chiede cambiamenti  profondi e non si rassegna all’ordinaria amministrazione. 
Per Bassetti, primo presidente della Regione Lombardia, a Milano ha vinto il popolo arancione e non il centrosinistra. Non i partiti così come li intendiamo che hanno avuto il merito di assecondare  “la primavera milanese”. In particolare i giovani del web e l’incontro con la voglia di  “liberarsi “da un ceto che aveva bloccato lo sviluppo della città.
Zingaretti lo considera un libro utile all’oggi perché la politica deve ritornare ad essere strumento di trasformazione e non di “gestione” del potere, spesso personale. Per Sorrentino tra partiti e popolo deve tornare l’empatia che serve a comprendere davvero i sentimenti degli altri, delle persone che più hanno bisogno della politica per emanciparsi e per trovare opportunità in una società sempre più bloccata.
Bertinotti osserva che se ci sono state due sinistre in Italia  e forse in Europa, oggi bisogna chiedersi perché non ce n’è neppure una. Se c’è un popolo del centrosinistra non c’è ancora un partito del centrosinistra. Per questo bisogna andare oltre i partiti esistenti e costruire un campo dove tutti possano agire insieme per l’emancipazione e la democrazia. Se ogni partito pensa di farcela da solo..non se ne esce.
Ha concluso Goffredo Bettini, storico dirigente del PCI e della sinistra romana, nonché fondatore del PD e braccio destro di Veltroni. Per lui il centrosinistra deve cambiare se vuole essere protagonista del cambiamento. Anche la politica dei partiti deve cambiare. Anche i partiti. Bisogna ritrovare il senso di una  impresa collettiva solidale e con una grande missione emancipatrice delle persone e dei popoli.Perché la po litica non conta più nulla: le decisioni
vengono prese altrove (multinazionali, Fmi, corporazioni..).
Per questo serve una proposta culturale che riscriva le parole chiave del progressismo:
comunità, empatia, giustizia, persona, libertà, autenticità. Bisogna riprendere in mano il destino
del Paese stremato dal berlusconismo e pensare  “ad un campo dei democratici che vada oltre i partiti e si organizzi attraverso forme innovative di democrazia integrale”.
Insomma tante piste di lettura e tanti stimoli utili. Un libro da leggere.

Oltre i partiti
Goffredo Bettini
pag. 144 , 1° ed.        
euro 13.00     
Marsilio 2011  

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