I genitori della materna di Viale Tunisia, resa inabitabile dalla muffa e dalle infiltrazioni d’acqua, che aspettano invano da mesi una risposta dell’amministrazione, vengono a sapere dalla stampa che la giunta alla quale si erano rivolti ha deciso di trasferire nel 2012 la scuola dei loro figli nei locali della elementare Curiel di via Trieste.
Con questa delibera il sindaco Alparone che evidentemente soffre di una sindrome tutta politica che lo costringe a fingersi sordomuto quando non vuole rispondere ai cittadini (in Sicilia si dice fare u sceccu n’to linzolu) vuol dare ad intendere così di avere “risolto” il problema e quindi di non dover rispondere nel merito alle richieste dei genitori. Il sindaco però continua a giocare allo sceccu perché i genitori nella loro lettera chiedevano dell’altro, e precisamente di sapere come l’amministrazione intendeva garantire la sicurezza sanitaria dei loro bambini costretti a frequentare una scuola insalubre. La comunicazione mediatica, scorretta e maleducata dall’amministrazione, non dice niente al riguardo. Pertanto la decisione della giunta appare la seguente: in attesa del trasloco i bambini dovranno continuare a convivere con l’umidità e le muffe. I loro genitori, se vogliono, potranno darsi da fare per trovare uno sponsor che paghi i lavori di messa in sicurezza temporanea, come suggeriscono alcuni sostenitori di Alparone, i quali non esitano a paragonare una Scuola Materna, cioè un servizio pubblico, alla chiesetta del Pilastrello.
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