venerdì 8 luglio 2011

Abolizione delle Province: Il PD ha sbagliato ad astenersi

“La polemica sull’abolizione delle Province montata contro di noi è  assolutamente pretestuosa. Una modifica costituzionale richiede vari passaggi e almeno sei mesi di tempo, quindi è falso dire che per colpa dell’astensione del nostro Partito non si sono potuti tagliare i costi rappresentati delle Province. Astensione,  decisa dopo una lunga discussione all’interno del nostro gruppo parlamentare, giustamente motivata dal fatto che il PD ha una propria proposta (presentata il 21 giugno) nel quale non si toglie la parola Province dalla Carta Costituzionale tout-court, ma si propone, tra l’altro, una modifica in senso federale dell’Istituzione, si propone l’istituzione delle Città metropolitane dove necessario, si dice come ridislocare funzioni e compiti attualmente in capo alle Province.IDV e UDC hanno giocato su questo tema perché si presta alla propaganda (anche Tremonti inizia il documento di manovra economica con i tagli alla politica), ma una proposta seria, fatta da un Partito serio, deve considerare le conseguenze, e dire non solo il cosa ma anche il come”.
Così risponde Oscar Figus, portavoce del Pd di Paderno Dugnano, ai numerosi iscritti ed elettori (me compreso) che in questi giorni hanno espresso nelle sedi di partito la loro perplessità e contrarietà alla scelta di astenersi sulla proposta  di legge costituzionale dell'Italia dei Valori per la loro eliminazione. Grazie, infatti, alla convergenza dei voti di Pdl e Lega e con l'astensione del Partito democratico, martedì 5 luglio l'Aula della Camera ha affossato la proposta. Ma la maggioranza dei democratici non ha capito e non ha gradito. Ha un bel dire il segretario Bersani: “Noi abbiamo una nostra proposta che prevede di ridurre e accorpare le Province ma bisogna anche dire come si fa, perché le Province gestiscono un certo numero di cose importanti, come ad esempio i permessi per l'urbanistica”. La risposta è debole e non convince perché non coglie il livello di esasperazione e sfiducia che gli elettori ormai nutrono per una politica che vota sempre compatta per la sua autoconservazione.
E se non hanno capito i militanti del PD l’ennesima posizione “ragionevole” di un partito che da troppo tempo “si fa carico” e per senso di responsabilità puntella anche il governo di Berlusconi, come potranno capire i cittadini che di “farsi carico” e di Berlusconi sono stufi marci? La verità è che il PD ha perso, ancora una volta, un'ottima occasione per dare un segnale al Paese. Avevamo la possibilità di segnare un rigore e non l'abbiamo neanche tirato. Come facciamo a spiegarlo alla gente? Il fatto è che buona parte del gruppo dirigente del PD fatica a comprendere (anche a Paderno Dugnano) che noi siamo il principale partito dell'opposizione e il nostro primo dovere è far cadere la destra berlusco-leghista che ci malgoverna, perché solo così potremo "salvare il Paese". Questo  in primo luogo dobbiamo fare perché questo la nostra gente si aspetta da noi. Basta con i distinguo, affondiamo Berlusconi e liberiamo l'Italia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

per una volta ha fatto BENE il pd ad astenersi, le province servono gestiscono settori importanti della società tra cui le scuole e le problematiche relative al mondo della disabilità con tutto quello che ruota attorno ad esso, che ente gestirà tutto ciò? la regione,lo stato, il comune? bah ripeto x una volta bravi democratici.

carlo arcari ha detto...

caro anonimo, per te il carrozzone Provincia andrebbe mantenuto solo perché si occupa di alcuni progetti sulla disabilità e di edilizia scolastica? Non mi sembrano cose che Regione e Comuni non sarebbero in grado di fare altrettanto bene. Con i 4-5 miliardi di euro l'anno risparmiati si possono fare egregiamente.

Anonimo ha detto...

Il PD ha un suo progetto di legge di riforma delle istituzioni,è vero,però in questo frangente,dopo la vittoria del centro sinistra alle amministrative e al referendum,doveva votare contro il mantenimento delle Province.Ha sbagliato.C'era e c'è tutto il tempo per spiegare la propria posizione ma lì si è persa una occasione per battere il governo
e sfidarlo a fare davvero le riforme ,se le volesse.

gianfranco massetti

Anonimo ha detto...

Spesso, si perdono buone occasioni come questa, per far capire al popolo, (Il quale, mentre a Roma, sono tutti arroccati e volti alla protezione dei loro vergognosi privilegi,arranca sempre più!!!) qual'è la parte politica che cerca di fare i loro interessi???

Sconsiglio vivamente, il comunque in gamba Oscar, di prodigarsi nell'improbabile impegno di difendere posizioni, assolutamente indifendibili.
Tanto di cappello, ai Democratici che ammettono la figuraccia galattica.

Flavio Mariani