Interessante seduta quella che si è appena conclusa in Consiglio Comunale con la sospensione e il ritiro del punto sul teleriscaldamento. Interessante per la prova di forza che si è svolta non tanto tra la maggioranza decisa ad approvare la delibera e l'opposizione che aveva chiesto appunto il ritiro della contestata delibera proposta dalla giunta, ma all’interno della stessa maggioranza con evidenti perplessità emerse tra le file della Lega e anche del PdL.
La serata è cominciata in modo conciliante e tranquillo con il ritiro da parte del PD e dell’IdV dell’Ordine del giorno sulla Calderina e l’informazione parziale che il periodico comunale aveva fatto sui referendum, firmato da Coloretti e Cerioni. La decisione è scaturita dalla promessa del sindaco di pubblicare nel prossimo numero con grande evidenza i risultati della consultazione a titolo di “riparazione”. Esauriti velocemente gli altri punti si è giunti a quello contestato sul progetto di teleriscaldamento avanzato a sorpresa e con un fretta immotivata dalla giunta nei giorni scorsi.
I capigruppo dell’opposizione hanno chiesto con dovizia di motivazioni legate al mancato coinvolgimento dei cittadini che non erano mai stati informati prima delle intenzioni dell'amministrazione e scarsa trasparenza nel modo di procedere scelto dall'assessore Tonello.
Messa ai voti la richiesta di riportare in Commissione il punto e di avviare una campagna di informazione ai cittadini, la maggioranza ha detto "no", ma con la significativa astensione di un consigliere (Piovesan?) della Lega Nord. A questo punto, vista la grande agitazione che coinvolgeva i banchi della maggioranza, con i leghisti in subbuglio e il Capogruppo del PdL, Rimoldi, che faceva la spola tra i consiglieri del suo Gruppo e il Sindaco, la minoranza ha deciso di uscire dall’aula. Aula che si era riempita, non appena iniziata la discussione sul teleriscaldamento, di padernesi rumoreggianti, arrivati spontaneamente in Consiglio Comunale per seguire da vicino la vicenda.
Il centro destra si trovava, sì in condizioni di votare il punto con il numero legale, ma era al limite dei 16 consiglieri e rischiava di andare sotto con una semplice defezione, ha preferito saggiamente non rischiare e lo stesso sindaco ha deciso di ritirare la delibera, dopo aver dato molte rassicurazioni sulla sua intenzione di procedere solo dopo aver fornito la massima informazione sul progetto che si vorrebbe realizzare e raccolto il più vasto consenso tra i cittadini. Scelta che ha provocato la chiusura della seduta e il rinvio della discussione ad un prossimo Consiglio Comunale. Per ora è tutto, a domani i commenti.
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