Comunicato Stampa del Gruppo Consiliare e Segreteria del Partito Democratico di Paderno Dugnano
Il Consiglio Comunale del 25 maggio, proseguito poi il 31 maggio, ha offerto una grande varietà di spunti per comprendere come viene intesa l’amministrazione della nostra Città da parte dell’attuale maggioranza di centro destra.
Cominciamo dall’Odg sul sostegno alle famiglie vittime della strage Eureco espresso dalla fiaccolata del 28 aprile; la maggioranza non l’ha voluto discutere in commissione capigruppo (dove si sarebbero potute limare le asperità) e lo ha affossato in Consiglio Comunale in nome di una presunta iniquità rispetto ad altri cittadini aventi bisogno, dell’assenza di soldi, delle cose fatte dall’amministrazione stessa raccogliendo fondi tra i cittadini e le aziende e infine accusando il comitato e le opposizioni di sciacallaggio sulla pelle delle vittime.
In un successivo comunicato stampa-capolavoro, ha poi ribaltato la questione parlando di comportamento corretto delle opposizioni e di presunti insulti da parte di una cittadina di Paderno Dugnano, particolarmente impegnata in questa come in altre battaglie per la salute, citata sia per nome e cognome sia in quanto responsabile dell’Associazione Italiana Esposti Amianto di Paderno Dugnano.
Se l’insulto c’è stato è stato un errore, la politica deve essere confronto, anche forte, di posizioni diverse ma non deve mai cadere nell’ingiuria personale (né da parte di cittadini, né da parte di una forza politica, né da parte dal Presidente del Consiglio) e in una situazione come quella dei lavoratori Eureco e delle loro famiglie, pur nel rispetto del diritto di critica, bisogna apprezzare qualunque sforzo venga fatto da parte di tutti.
Non comprendiamo invece come l’amministrazione possa portare un attacco contro un singolo cittadino, personalizzando lo scontro e tirando in ballo un’Associazione che non c’entra con la questione specifica (la signora in questione era in Consiglio Comunale ma non in qualità di responsabile dell’AIEA ma come portavoce del Comitato pro vittime dell’Eureco).
Sembra quasi che il problema sia quello di lesa maestà, idea rafforzata dall’ordine del giorno della Lega “Censura di quanto scritto nel volantino a firma del PD di Paderno Dugnano contro dei lavoratori del Comune”; a parte che la parola censura evoca sempre spiacevoli sensazioni, noi non abbiamo attaccato nessun lavoratore, abbiamo chiesto conto di scelte politiche e dell’opportunità legata a determinate nomine e alle azioni che hanno portato i lavoratori del Comune allo stato di agitazione.
Se il contestare le scelte dell’Amministrazione è un delitto, ce ne dispiace per voi, ma la monarchia è finita da un pezzo e le scelte di questa maggioranza sembrano costantemente guidate dall’improvvisazione, del resto, proprio i punti successivi di cui si è discusso non fanno che confermare le critiche.
Abbiamo votato a favore del trasferimento mutui a Ianomi perché questa soluzione tecnica, consente alla città di avere un po’ di risorse a fronte dei mancati introiti derivanti dalla partita relativa agli oneri, condizionata dalla crisi, ma quello che non si capisce è perché ogni previsione in merito da due anni viene smentita: davvero non c’entra niente il continuo balletto di nomine dirigenziali e gli spostamenti organizzativi dentro il settore Territorio?
Ma a fronte di poche risorse aggiuntive sulla spesa corrente, nemmeno un euro va ad integrare i capitoli di sostegno alla crisi; la precedenza sugli stanziamenti deve davvero andare tutta agli incarichi legali, all’agenzia dei segretari, alla retribuzione integrativa dei dirigenti, al sistema informativo ?
Sulla spesa d’investimento poi si ricorre ad un’alchimia finanziaria (l’impiego dell’avanzo per coprire le spese relative all’edilizia scolastica, all’asfaltatura delle strade e all’illuminazione pubblica) 700mila euro di opere che vengono di fatto congelate, previste nel 2011 ma che nel 2011 senza soldi freschi non potranno vedere il completamento ma solo l’avvio dell’iter operativo: andrà ancora bene se a fine anno la giunta approverà i progetti di intervento di queste opere, che saranno le prime e rischiano di essere anche le sole – che si realizzeranno nel 2012 inoltrato – ed erano il punto di forza ed il fiore all’occhiello del bilancio di previsione 2011.
Se non è improvvisazione questa … soprattutto dopo che nel consiglio comunale precedente 1milione e 500mila euro di oneri qualitativi previsti per il centro di Palazzolo venivano dirottati altrove (malgrado la nostra contrarietà) ma non venivano destinate su ciò che il Piano Triennale delle opere già prevedeva (malgrado i nostri suggerimenti).
Chiudiamo sul regolamento del Falcone Borsellino, ad oggi non sembra esserci una soluzione organizzativa in campo, gli articoli del regolamento che restano in piedi contengono ancora motivi di non chiarezza interpretativa su chi e come lo potrà frequentare e chi deciderà della sua funzionalità rispetto agli spazi nonché ai costi di gestione dello stesso.
Nonostante ciò abbiamo voluto contribuire perché si perseguisse l’obiettivo di riaprire il centro e ne venisse salvaguardata la sua natura di luogo sociale e aperto a tutti, l’emendamento che è stato accolto stabilisce il coinvolgimento prioritario dell’associazionismo locale nella gestione del centro; un passo avanti pur nella nebbia in cui si sta navigando e a causa della quale ci siamo astenuti.
Per questo chiediamo con insistenza che si apra un vero confronto a livello di consiglio comunale sulle problematiche aperte e sul regolamento stesso che riguarda anche gli altri centri di Calderara e di Palazzolo.
Il nostro obiettivo è di mantenere alta e qualificata la presenza di questi centri sul territorio, avvalendoci delle tante risorse volontarie di cittadini che in tutti questi anni hanno sempre dimostrato il massimo dell’impegno, dell’onestà, della gratuità e della collaborazione perché i centri potessero essere quel luogo di socialità, di partecipazione e di amicizia che sono sempre stati, una risorsa vera per tutta la Città.
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