La giunta di destra cerca di recuperare consenso andando incontro alle richieste dei cittadini dei quartieri. Lo fa in modo incoerente, smentendo se stessa a pochi mesi dalle decisioni prese ufficialmente, e senza un progetto di sviluppo credibile delle iniziative, ma solo per puntellare un pericolante consenso. Ne è un esempio il comunicato stampa con il quale l’amministrazione informa della sua intenzione di aprire giovedì 9 giugno un nuovo mercato settimanale a Calderara.
Il mercato, un mercatino piccolo, piccolo in realtà, si terrà dalle 7.30 alle 13.30 in via Cardinal Riboldi all’altezza del civico 161 e offrirà ai cittadini i prodotti alimentari di una decina di bancarelle aderenti all’iniziativa di Coldiretti “Campagna Amica” realizzata con i coltivatori delle Province di Milano e Lodi che venderanno direttamente i prodotti delle loro aziende.
L’iniziativa che la giunta ha propagandato tramite il suo ufficio stampa, appare molto discutibile ed è chiaramente un tentativo di rabbonire i cittadini del quartiere i quali rinfacciano alla giunta Alparone questa (il mercato settimanale) e altre promesse elettorali mai mantenute. Nel febbraio scorso, infatti, la giunta, dopo aver sondato gli ambulanti con un apposito questionario, ne aveva trovati solo 17 disponibili a fare un mercato a Calderara il mercoledì mattina: 6 del settore alimentare e 11 del settore non alimentare. Ma dopo averne discusso in una apposita commissione con commercianti e consumatori, l’assessore Di Maio non ne aveva fatto più niente e la proposta era stata respinta tra le proteste dei calderaresi.
Proteste alle quali sindaco e assessore, che nel triennale opere pubbliche 2010-2012 inserivano la spesa di 400mila euro per un fantomatico "mercato coperto" a Calderara, cercano oggi di rispondere in modo demagogico e improvvisato organizzando una sorta di mercatino balneare. Che senso ha questa microiniziativa commerciale, 10 banchi esclusivamente alimentari, se solo quattro mesi fa era stata respinta l’ipotesi di fare un mercato con 17 banchi con offerta merceologica più vasta perché “non esistevano i presupposti”? Il senso appare uno solo: tacitare le proteste e galleggiare. Che è poi la cifra vera di questa amministrazione.
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