lunedì 20 giugno 2011

Bici-treno, l'intermodalità dolce ha bisogno di parcheggio

Il parcheggio delle biciclette nei pressi della stazione ferroviaria è un’importante infrastruttura di servizio alla viabilità dolce intermodale che va adeguata alla domanda dei cittadini. Così com’è non va bene e il Comune deve al più presto provvedere. E’ necessario, infatti, dare una sistemazione efficace e decorosa a questo posteggio che si configura ormai come un servizio vero e proprio il cui livello di qualità appare inaccettabile.
Ogni giorno, stando alla mia precedente rilevazione, si può stimare che almeno un migliaio di cittadini transitino in bici sulla pista ciclabile del quadrilatero e ogni giorno sono almeno un centinaio i pendolari che raggiungono la stazione Nord con le due ruote, posteggiano il mezzo e prendono il treno per Milano o altre mete sulla linea Milano-Erba. Oggi pomeriggio, ho contato circa 70 biciclette parcheggiate nelle immediate vicinanze dell’ingresso della stazione di via 4 Novembre. Una quarantina avevano trovato posto nelle due rastrelliere sistemate sul marciapiede, le altre si erano appoggiate a queste o erano state legate alla rete di recinzione, pali, cartelloni pubblicitari e altri elementi di arredo urbano nei dintorni. 

Diverse di queste bici apparivano vandalizzate o depredate da ladri e i loro scheletri tubolari restano da tempo appesi e abbandonati dove si trovano, legati con catene e lucchetti.
Le immagini che illustrano questo  mini reportage mostrano in modo eloquente il degrado di un servizio che invece andrebbe risanato e reso più rispondente alla domanda dei padernesi. Rivedere e aumentare la installazione delle rastrelliere sarebbe il minimo, ma forse bisognerebbe studiare una soluzione più completa. L’ideale sarebbe realizzare un parcheggio custodito e coperto dentro la stazione perché la rastrelliera nuda e cruda non protegge dalla pioggia e dai ladri i mezzi lasciati incustoditi per diverse ore dai pendolari i quali sarebbero ben felici di pagare 1 euro al giorno per essere sicuri di trovare al loro ritorno la bicicletta intatta e asciutta. 
Non mi sembra una cosa difficile o impossibile da realizzare tanto più che fino a una ventina d’anni  fa c’era qualcosa del genere. Inoltre un posteggio custodito darebbe lavoro almeno a un addetto che potrebbe arrotondare il suo guadagno offrendo un servizio di manutenzione ai pendolari proprietari delle due ruote.  

1 commento:

Anonimo ha detto...

SU "IL CITTADINO" HANNO DICHIARATO ATTENZIONE AI PARCHEGGI AUTOMOBILISTICI QUINDI?
UNA MELA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO STANNO TAGLIANDO DIVERSE PIANTE ORMAI QUASI OGNO GIORNO, VOGLIONO RISPARMIARE L'OSSIGENO AI CITTADINI.

ezio dev