L’alternativa al progetto della Rho-Monza a cielo aperto che vorrebbe costruire Serravalle esiste, prevede un interramento di 4 chilometri e costerebbe praticamente la stessa cifra preventivata dalla Provincia: 280 milioni di euro.
Lo hanno dichiarato i due rappresentanti del Comitato per l’Interramento della Rho Monza, Ferruccio Porati e Fabrizio Allegro, hanno presentato ieri sera alla stampa alla Biblioteca Tilane un progetto alternativo che comprende l'intero tratto da Paderno a Rho-Fiera. I due hanno spiegato che da un anno i progettisti della Unacoop, Cooperativa edilizia con sede a Milano e Bollate, hanno redatto e consegnato al Comune di Novate un progetto di riqualificazione della Rho-Monza che si propone come alternativo perché soddisfa le richieste dei cittadini, ma con un impatto sul territorio decisamente più accettabile.
Dalla documentazione emerge, infatti, la possibilità di realizzare il tratto di circa 8 km tra Paderno Dugnano e Rho/Fiera parte in trincea e parte in tunnel interrato ad un costo complessivo che rientra nel budget previsto dalla Provincia di Milano con il risultato finale di maggiori vantaggi ambientali. “La proposta – si legge nella lettera di presentazione del progetto inviata dalla cooperativa edilizia al consigliere provinciale del PD, Ezio Casati, che l’ha subito girata ai membri del Comitato - tende a evidenziare le opportunità che questa riqualificazione potrà offrire ai Comuni di Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Cormano e Paderno Dugnano in termini di migliore qualità dell'ambiente naturale ed urbano, di una più logica e razionale viabilità locale ed intercomunale in un quadro di compatibilità e sostenibilità del rapporto tra costi/benefici immediati (eliminazione di complanari, ponti, tunnel sospesi, trasporti di materiale di reinterro, ecc.) e futuri (riuso dei terreni sovrastanti, eliminazione degli inquinamenti acustici e dell'aria, salvaguardia dei corridoi ecologici, manutenzione del ponte e della galleria fonica, ecc.)”.
Insieme al progetto sono stati diffusi dalla Unacoop anche una relazione tecnica di sintesi, 3 tavole cartografiche sulla nuova proposta e la relazione di verifica di fattibilità tecnico-economica, sulla base del Prezziario ANAS dell'intervento, che risulta compatibile perché lo scavo delle gallerie non verrebbe effettuato con la famosa “talpa”, ma con il metodo delle paratie, decisamente meno costoso e più conveniente. Per quanto riguarda il tratto che interessa Paderno Dugnano il percorso interrato avrebbe inizio subito dopo la Comasina e finirebbe alla rotonda di via Generale Dalla Chiesa.Lo hanno dichiarato i due rappresentanti del Comitato per l’Interramento della Rho Monza, Ferruccio Porati e Fabrizio Allegro, hanno presentato ieri sera alla stampa alla Biblioteca Tilane un progetto alternativo che comprende l'intero tratto da Paderno a Rho-Fiera. I due hanno spiegato che da un anno i progettisti della Unacoop, Cooperativa edilizia con sede a Milano e Bollate, hanno redatto e consegnato al Comune di Novate un progetto di riqualificazione della Rho-Monza che si propone come alternativo perché soddisfa le richieste dei cittadini, ma con un impatto sul territorio decisamente più accettabile.
Dalla documentazione emerge, infatti, la possibilità di realizzare il tratto di circa 8 km tra Paderno Dugnano e Rho/Fiera parte in trincea e parte in tunnel interrato ad un costo complessivo che rientra nel budget previsto dalla Provincia di Milano con il risultato finale di maggiori vantaggi ambientali. “La proposta – si legge nella lettera di presentazione del progetto inviata dalla cooperativa edilizia al consigliere provinciale del PD, Ezio Casati, che l’ha subito girata ai membri del Comitato - tende a evidenziare le opportunità che questa riqualificazione potrà offrire ai Comuni di Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Cormano e Paderno Dugnano in termini di migliore qualità dell'ambiente naturale ed urbano, di una più logica e razionale viabilità locale ed intercomunale in un quadro di compatibilità e sostenibilità del rapporto tra costi/benefici immediati (eliminazione di complanari, ponti, tunnel sospesi, trasporti di materiale di reinterro, ecc.) e futuri (riuso dei terreni sovrastanti, eliminazione degli inquinamenti acustici e dell'aria, salvaguardia dei corridoi ecologici, manutenzione del ponte e della galleria fonica, ecc.)”.
“Il progetto a prima vista è credibile e appare fattibile – dicono insieme i due rappresentanti del Comitato per l’Interramento –. Il mistero è perché sia rimasto chiuso per tutto questo tempo in un cassetto del Comune di Novate, e venga reso pubblico solo oggi dalla Unacoop che lo ha distribuito ai Comuni di Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Cormano, Pademo Dugnano, nonché alla Provincia di Milano e Regione Lombardia”. In attesa che si chiarisca questo aspetto oscuro della vicenda, Porati e Allegro hanno annunciato che, anche alla luce di questa clamorosa notizia, organizzeranno al più presto il “Tavolo dei Sindaci per l’Interramento” al quale saranno invitati tutti gli amministratori dei cinque Comuni interessati.
1 commento:
Mi auguro che la ragionevolezza prevalga e che questo progetto venga preso in seria considerazione e non scartato solo per partito preso. Curioso il fatto che sia saltato fuori solo adesso ma come si dice: "meglio tardi che mai". Resta il fatto che se l'obiezione riguardava il costo della variante, questo progetto, se realizzabile come sembra, risolverebbe il problema.
Sperem.
Del Fabbro
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