Ormai è ufficiale, secondo "il Notiziario" in edicola le amministrazioni di Novate e Bollate dal 2010 erano a conoscenza del progetto alternativo di interramento della Rho-Monza e non hanno detto niente ai cittadini. Lo stesso, stando a quanto dichiarato a "Il Giorno" dal vicesindaco Bogani, avrebbe fatto l’amministrazione di Paderno Dugnano. La motivazione per la quale i tre Comuni hanno deciso di non rivelarne l'esistenza è la stessa: troppo costoso e non fattibile.
Naturalmente questa è una loro opinione non suffragata da nessun confronto tecnico pubblico che non c’è stato perché sempre loro lo hanno negato arrogandosi il diritto di impedire ai loro amministrati, cioè noi, di sapere, conoscere e decidere. Questo esproprio della informazione e della conoscenza ai danni dei cittadini diventa oggi un problema politico che deve essere sollevato con forza per difendere un principio democratico irrinunciabile e anche per una questione di merito. Perché non è affatto vero che il progetto alternativo presentato da Unacoop sia troppo costoso rispetto a quanto previsto da Serravalle.
Non c’è bisogno di essere dei grandi tecnici per capirlo. Unacoop che è una società di costruzioni si è avvalsa di due architetti per sviluppare il suo progetto di autostrada i quali hanno affermato nel loro documento relativo ai costi che l’opera completa costerebbe circa 300milioni contro i 280 previsti. Una cifra comparabile che si giustifica perché prevede 4 chilometri circa di tunnel realizzati con il sistema delle paratie (meno costoso della talpa) e il resto del percorso scavato in trincea, ottenendo in cambio un impatto ambientale molto ridotto. Senza contare l'eliminazione dei numerosi espropri che Serravalle prevede di fare ai danni delle proprietà private.
L’architetto Fabrizio Allegro del Comitato per l’Interramento, autore anch’egli di un progetto alternativo, ne è convinto. “Si vede che il progetto è stato studiato per Novate e Bollate - ha dichiarato al blog la Scommessa -, e che l’approfondimento per Paderno deve subire ulteriore affinamenti per via dell’assenza di tre 'opere d’arte' che sono: il sovrappasso Milano-Meda di un ramo di svincolo (costo ipotizzabile 3 milioni), il sottopasso della ferrovia con gallerie scatolari e spingi tubo (costo 5 milioni/cad), il sottopasso del Seveso realizzato come sopra (costo 5milioni/cad), ma è un progetto fattibile e se anche ci fosse un ulteriore aumento di 20milioni, ossia del +5/10 %, rispetto al costo dell’opera che è già coperto oggi da Serravalle non ci sarebbe nulla da eccepire. Quando mai in Italia un’opera pubblica ha avuto uno scostamento tra progetto e realizzazione del solo + 5%?”.
Allora secondo voi chi ha ragione? Allegro e la Unacoop che hanno presentato progetti alternativi e li hanno posti in discussione pubblicamente o i sindaci dei comuni, Paderno Dugnano in primis, che invece li hanno tenuti nascosti ai cittadini?
2 commenti:
I timbri di protocollo presso il Comune di Novate riportano 4 Marzo 2010. Perchè il topic parla di 2009? Errata Corrige ?
Grazie, è vero, non mi ero accorto dell'errore di scrittura e ho corretto.
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