“Basta polemiche, lottiamo uniti contro il progetto di Serravalle”. Questo il messaggio lanciato ieri dalla premiata ditta A&B che guida l’amministrazione padernese. Peccato che per annunciare questa buona intenzione i due continuino a riproporre le solite litanie di accuse improbabili alle giunte comunali e provinciali del passato, colpevoli a loro dire, la prima di non avere fatto opposizione due anni fa al progetto, la seconda di averlo addirittura “realizzato”, quando invece se ne discute da anni e la realizzazione del progetto, per fortuna, è ancora in forse. Grazie s'intende, alla mobilitazione dei cittadini e non dei due personaggi in questione.
Come sempre siamo alle solite... bugie. Basta andare a rileggersi la rassegna stampa del Comune per trovare articoli dai quali emerge chiaramente che nel dicembre 2008 la giunta Massetti aveva chiesto, tra le altre cose, alla Provincia di prevedere l’interramento della Rho-Monza. Quello che sorprende è il continuo ricorso alla menzogna da parte della destra su questo come su molti altri temi di confronto. Gli attuali amministratori pretendono di comportarsi come fossero piovuti a Paderno da Marte nel giugno 2009. Pensano davvero che i padernesi si siano dimenticati che nella scorsa legislatura nella Commissione Territorio il rappresentante di Forza Italia era Alparone?
Da lui su questo tema non si ricorda siano mai venuti interventi di sorta sul tema Rho-Monza. Che ci faceva in Commissione? Inoltre i vertici della destra sono come sempre sconclusionati e sconnessi nella loro inesausta e stucchevole opposizione al passato: prima affermano che ieri non potevano opporsi al progetto perché non c’erano atti contro i quali fare ricorso, poi accusano gli ex amministratori di non avere fatto loro ricorso nel 2009. Che si mettano d'accordo.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole. La conferenza stampa di ieri è servita ai vertici della giunta di destra solo per fare un po’ di propaganda stantia e per informare di avere promosso un ricorso al TAR contro gli espropri annunciati da Serravalle per i seguenti motivi: mancanza degli estremi per l’appalto-concorso poiché il progetto non è inserito nella Legge obiettivo; non conformità al Piano Regolatore; inesistenza del progetto definitivo. La pronuncia del Tribunale regionale è attesa entro 30 giorni.
Il sindaco ha concluso la conferenza stampa da par suo affermando che “anche in caso di sconfitta non sarebbe la morte di nessuno”. Evidentemente pensava alla sua eventuale morte politica nel caso il TAR rigetti il suo ricorso, cioè all’unica cosa che evidentemente gli sta a cuore e lo preoccupa.
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