Stasera alle ore 20, presso l’auditorium Tilane, l’assessore Kagemusha Ghioni ha convocato le associazioni di volontariato della città. Scopo dell’incontro è consentire alla Fondazione Nord Milano di promuovere i suoi primi 4 bandi del 2011. Dopo questa presentazione si discuterà di un'iniziativa che l’amministrazione intende organizzare con le associazioni, una specie di “Fiera del Volontariato” padernese da tenersi a maggio in occasione della Settimana della Famiglia. Un incontro importante, dunque, del quale però non si trova traccia sul sito comunale, tantomeno sul periodico comunale. Per comunicarlo, infatti, la giunta ha scelto di usare il mezzo della conferenza stampa che non è il modo corretto di fare informazione al pubblico dal momento che solo una sparuta minoranza dei 47mila cittadini compra e legge la stampa locale, mentre tutti invece ricevono gratuitamente la Calderina e hanno libero accesso al sito del Comune.
Da quando c’è la destra al governo, sull’informazione istituzionale predomina la propaganda. E’ così a livello nazionale ed è oggi così anche a Paderno Dugnano; come era logico aspettarsi dopo che il sindaco ha smantellato la funzione Comunicazione per sostituirla con la nomina di un portavoce ad personam, scelto tra i pubblicisti della sua cordata politica, quella del boss azzurro, Mario Mantovani.
Dovrebbe essere un servizio ai cittadini e invece anch’essa viene piegata alle esigenze della propaganda di regime.
Questo andazzo però non piace ai padernesi più attenti al bene pubblico che sempre di più denunciano il comportamento scorretto dell’amministrazione. L’ultima protesta è venuta dal Comitato per l’Interramento della Rho-Monza che ha segnalato (vedi il blog La Scommessa), il modo parziale e “politico” di fare la Rassegna Stampa che viene settimanalmente pubblicata sul sito comunale.
In questo caso una pagina de Il Cittadino che pubblicava a fianco della cronaca della serata leghista sulla Rho-Monza la foto notizia degli striscioni di protesta sulla collinetta dell’Unes, è stata sforbiciata censurando quest’ultima notizia. Un comportamento ben poco democratico e istituzionale che dimostra ancora una volta la concezione padronale che questa amministrazione ha delle strutture pubbliche, che sono di tutti non di chi proprio non capisce la differenza che passa tra “comandare” e “governare".
4 commenti:
Arcari come ha ben riconosciuto lei "tutti [...] hanno libero accesso al sito del Comune" nel quale si trova la sezione Rassegna Stampa in cui compaiono gli articoli dei giornali locali "che solo una sparuta minoranza dei 47mila cittadini compra e legge".
Se una persona vuole informarsi e ha l'interesse le vengono messi a disposizione tutti gli strumenti per farlo.
Saluti,
Simone Carcano
Simone, sono sempre deliziato dai tuoi disperati tentativi di giustificare le carenze evidenti della "tua" amministrazione. Ma non esagerare. Secondo te un cittadino per avere le informazioni sulle attività comunali deve sì andare sul sito, ma non cercarle sulla home page dove sono normalmente pubblicate o nella rubrica appuntamenti, ma andare nella rassegna stampa, cercare il giornale locale che forse ha pubblicato (non si può mai sapere) la notizia reletiva a una iniziativa e leggerla lì. Non ti sembra un po' macchinoso e inutilmente complicato?
Come ogni novità, il primo passo per ufficializzarla e innescare il tam tam informativo, la conferenza stampa è il mezzo più idoneo.
Io non difendo la mia amministrazione che continuo a sostenere, semplicemente ho sottolineato che esiste anche la Rassegna Stampa sul sito.
Comunque, continuo a rintracciare una certa disinformazione nei suoi interventi: il dott. Cannizzaro, portavoce del Sindaco, non è un semplice pubblicista, ma è Direttore di una testata. Forse lei si ferma a quella qualifica perché le altre non le ha mai ricoperte.
Saluti,
S. Carcano
Simone, non capisco la tua petulanza, ma vedo che sei disinformato delle cose di cui parli e ti esponi inutilmente a figure barbine. Cannizzaro è un "pubblicista", cioè un giornalista che opera a tempo parziale. I pubblicisti possono fare i direttori responsabili di una testata, ma ciò non fa di loro dei "professionisti", perché questi ultimi, che sostengono un apposito esame di Stato, sono giornalisti a tempo pieno che esercitano la professione in modo esclusivo. Io sono un "professionista" dal 1988 e per tua informazione nel corso della mia carriera sono stato direttore responsabile di due testate, un mensile e un settimanale.
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