Questa mattina presso la chiesa parrocchiale di Paderno è stato dato l’estremo saluto a don Tullio Nardin, spirato giovedì 6 gennaio, presso il “Ricovero Ferdinando Uboldi” di cui formalmente era ancora cappellano. Il rito funebre si è svolto con una messa presieduta dal Vescovo ausiliare di Milano monsignor Marco Ferrari e concelebrata dal vicario episcopale della zona pastorale VII monsignor Carlo Faccendini, dai due parroci don Gabriele Sala e don Giacomo Tagliabue e da altri sacerdoti, alla presenza di numerosi fedeli delle varie comunità a cui don Tullio era legato. Il sacerdote nato a Milano il 17 gennaio 1930, avrebbe compiuto gli 81 anni fra pochi giorni. Il Signore lo ha chiamato a sé, quindi, proprio nella solennità dell’Epifania.
La sua famiglia d’origine era del Trentino; e di questa terra egli aveva sempre portato in sé la schiettezza e la generosità, che avevano contraddistinto anche il suo essere sacerdote dell’arcidiocesi ambrosiana.
Ordinato nel 1953 dall’allora arcivescovo, il beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, era stato destinato come coadiutore alla parrocchia milanese di San Vincenzo in Prato, che lasciò nel 1976 in seguito alla nomina di parroco a Nosate – paese in riva al Ticino nei pressi di Turbigo –. Qui rimase sino al 1997, allorché decise di rinunciare all’incarico e ritirarsi presso la parrocchia Santa Maria Nascente in Paderno, assumendo nel contempo l’incarico di cappellano presso la clinica “San Carlo” e la casa di riposo “Residenza Bernardelli”. Dall’autunno 2008 risiedeva presso la casa di riposo “Ferdinando Uboldi” in via Buozzi, di cui era stato a sua volta nominato cappellano.
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