venerdì 21 gennaio 2011

Una mostra per ricordare che eravamo "povera gente"

Giovanna Baracchi, mi ha inviato questa piccola cronaca della presentazione della mia mostra fotografica che verrà esposta dal 28 gennaio a Lodi presso il circolo fotografico "Progetto Immagine". La pubblico volentieri e la ringrazio della gentilezza ricordando agli interessati che la mostra (42 fotografie) resterà visibile sul video del locale per una settimana. Come Giovanna anche altri dei presenti sono stati colpiti dall'intensità di alcune fotografie e hanno provato delle emozioni rivedendo e rivivendo momenti del loro passato prossimo. Tendiamo infatti a dimenticare che 35 anni fa, non un secolo fa, noi eravamo un popolo fatto prevalentemente di emigranti, operai, manovali, artigiani, casalinghe, povera gente che non aveva ancora imparato a usare la parola "manager".
Ieri sera al Caffè Letterario della biblioteca Tilane si è tenuta l'anteprima proiettata sul maximonitor del locale la mostra fotografica intitolata "Italiani in bianco e nero 1974-1984" realizzata da Carlo Arcari. Lo spazio accogliente del locale e le persone intervenute hanno creato subito un'atmosfera intima e ancor più coinvolgente. Le foto d'epoca, tutte rigorosamente in bianco e nero, i loro protagonisti ed i commenti dell'autore ci hanno fatto rivivere 10 anni della nostra storia, ma in particolar modo alcuni "scatti" realizzati a Milano hanno scatenato nella sottoscritta vecchi ricordi di una realtà cittadina vissuta e ormai lontana (il tiro a segno di piazzale Accursio dove con mio padre andavo a passeggiare, le manifestazioni operaie e studentesche, i personaggi dell'epoca...).
Inoltre, Carlo ci ha deliziato ricordando cosa voleva dire realizzare immagini per strada, con le vecchie tecniche fotochimiche in uso prima dell'avvento del digitale che ha fatto dimenticare a tutti le difficoltà della pellicola e la magia della camera oscura. Successivamente è intervenuto il fotografo di moda, Mattia Sali, socio del Circolo CF80 di Palazzolo, che ha proiettato una serie di immagini da lui realizzato e ha illustrato il modo di fotografare e soprattutto di post-fotografare (photoshop) attuale, basato sulla tecnologia digitale che rende tutto magicamente perfetto.
L'evento si è concluso con il classico brindisi unito ai complimenti di tutti gli intervenuti all'autore della mostra.
(In alto: manifestazione di donne della Resistenza - Milano 1975. A destra: scontri tra studenti e polizia - Milano 1978)

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