Anche oggi pomeriggio, nonostante il freddo, una trentina di anziani padernesi iscritti al Centro Falcone e Borsellino, si sono ritrovati sotto il portico davanti all’ingresso del centro sociale per continuare a raccogliere le iscrizioni all’associazione e scambiare notizie e sapere se c’è qualcosa di nuovo in merito alla trattativa con il Comune che Pietro Di Bari e gli altri membri del Comitato di Gestione provvisorio stanno cercando di riavviare. La chiusura del Centro pesa, ma i volontari e gli iscritti all’associazione appaiono fiduciose e si dicono convinti che una soluzione si potrà trovare per riaprire quella che considerano un po’ la loro casa.
“Noi abbiamo chiesto da tempo un incontro con l’assessore alle politiche Sociali, Ghioni, e abbiamo con lui un appuntamento per lunedì 10 gennaio – dice Di Bari -. Il 29 dicembre, subito dopo aver ricevuto l’ordinanza del sindaco che chiudeva il Centro dal 3 gennaio, abbiamo risposto subito con una nostra lettera nella quale annunciavamo di avere una proposta per continuare l’attività. Proposta che consideriamo una base sulla quale è possibile sviluppare un dialogo che porti a una soluzione positiva per tutti: per il Comune che potrà di nuovo contare sui servizi che il Centro offre ai cittadini anziani, per i padernesi che potranno continuare a frequentare i corsi e partecipare alle numerose iniziative che vengono qui realizzate grazie all’attivismo e all’entusiasmo dei volontari”.
La lettera inviata all’assessore Ghioni, oltre a ricordare brevemente i risultati positivi che il nuovo comitato di gestione ha presentato dopo sei mesi di attività (iscrizioni a quota 800, corsi frequentatissimi, conti in leggero attivo al netto di tutte le spese sostenute, continue richieste di iscrizione), ha riassunto nei seguenti punti la sua proposta: 1) proroga della gestione provvisoria per portare a termine il programma definito e votato dagli iscritti nel luglio scorso, 2) elezioni di un nuovo comitato di gestione entro il 31 marzo, 3) impegno dell’associazione a non ricandidare né affidare in futuro alcun incarico o compito agli esponenti della vecchia gestione del Centro che potranno però, se regolarmente iscritti, continuare a frequentare la struttura, 4) concordare con il Comune un programma di utilizzo della sala polifunzionale anche per iniziative di altre associazioni non in contrasto con quelle già previste.
“Noi vogliamo solo continuare a lavorare per la città come abbiamo sempre fatto – sottolinea Di Bari -. Sono convinto che anche l’amministrazione comunale voglia questo e noi siamo pronti a discutere tutto purché il fine sia ricostruire un rapporto positivo di fiducia e collaborazione tra noi che ci consenta in tempi brevi di riprendere l’attività”.
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