mercoledì 12 gennaio 2011

Falcone e Borsellino: il centro riapre allo Splendor

Il Centro Falcone e Borsellino lunedì 17 gennaio riprenderà ufficialmente i suoi corsi di ballo, di ginnastica e di yoga seguendo il programma settimanale prefissato. Ricomincia così l’attività dell’associazione che la giunta Alparone ha sfrattato la settimana scorsa dopo un lungo braccio di ferro che si è chiuso per ora (in attesa della conclusione legale dei rapporti) con questa svolta.
“Il centro cambia sede e si trasferisce di un centinaio di metri nell’ex cinema Splendor in via Fante d'Italia che don Gabriele Sala ci ha messo a disposizione – dice Pietro Di Bari, coordinatore dell’associazione che ha concluso l’accordo con il parroco -. Gli siamo molto grati per l’ospitalità che ci consente di riprendere a lavorare al servizio della città. Abbiamo letto quello che ha dichiarato l’assessore Ghioni su il Giorno di oggi, ma non vale la pena di discutere con chi dice cose non vere pur di continuare ad attaccarci e a offenderci. Egli si dice contento che don Gabriele ci ha messo a disposizione una nuova sede, ma il tono e le parole usate contro di noi dimostrano il contrario. Ne prendiamo atto e andiamo avanti per la nostra strada”.
I corsi, infatti, dicono i volontari dell’associazione, non sono stati ancora saldati e la maggior parte dei 300 corsisti ha pagato finora meno della metà dell’importo complessivo. Dunque l’assessore Ghioni afferma il falso quando attacca l’associazione e l’accusa di aver “venduto i corsi fino a maggio”. L’intervista dell’assessore raccolta dal Giorno che l'ha corredata come al solito di titoli e titoletti "criminalizzanti” in cui appaiono fuori dal contesto della notizia tre volte la parola “mafia” e tre volte la parola “boss”, gronda ipocrisia e livore. Egli ringrazia don Gabriele per la soluzione trovata, ma in realtà si capisce bene che questa apertura di credito del parroco di Paderno nei confronti del Centro di Aggregazione Sociale, i cui iscritti sono stati abbandonati dalle istituzioni e da altre realtà“sociali”, non gli fa per niente piacere. Perché contraddice la campagna assurda di criminalizzazione portata avanti dalla giunta con obiettivi prettamente politici per conseguire i quali l'amministrazione non ha esistato a buttare in mezzo alla strada 800 anziani privandoli di una servizio gratuito molto apprezzato. La scelta positiva di accoglienza e di solidarietà del Parroco, denuncia nei fatti quella negativa,  emarginante e irresponsabile del sindaco.  E la gente la differenza tra i due comportamenti la capisce bene: da un lato vede un buon pastore fare il pastore dall'altra un sepolcro imbiancato fare la sua "politica".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Evviva Don Gabriele! Dio ce lo conservi in salute. Ecco finalmente un uomo in mezzo a tanti quaquaraquà.
Alessia