sabato 4 dicembre 2010

Acqua minerale: aumenta il canone per chi la estrae

La newsletter del PD in Regione Lombardia ha pubblicato questa notizia interessante per i difensori dell'acqua pubblica come bene comune: l'aumento dei canoni per l'estrazione delle acque minerali, tra i più bassi d'Italia e la destinazione di una parte di questi alla costruzione di nuove "Case dell'acqua" (nella foto quella di S. Giuliano) nei Comuni interessati.
Questa settimana il Pd lombardo ha incassato un doppio risultato in Commissione Agricoltura, parchi e risorse idriche. Innanzitutto si è concordato trasversalmente l'aumento dei canoni di estrazione delle acque minerali, tra i più bassi d'Italia, già oggetto di un ordine del giorno all'assestamento di bilancio dello scorso luglio, presentato proprio dal PD. Ma altro aspetto importantissimo riguarda la decisione di avviare una indagine conoscitiva volta ad approfondire il reale stato delle captazioni di acque minerali con la doppia finalità di verificare la possibilità di destinare parte degli introiti, di concerto con le Province, alla costruzione degli impianti di distribuzione dell'acqua "a chilometro zero".
Agostino Alloni, promotore della proposta in Regione che mira alla realizzazione delle case dell'acqua e cofirmatario del documento che chiede di aggiornare i canoni di estrazione, commenta soddisfatto i risultati positivi ottenuti in Commissione. "Finalmente - spiega Alloni - la Regione si è decisa ad elevare i canoni per le acque minerali, che erano fermi dal 2002 a 55 centesimi di euro al metro cubo. Una cifra tra le più basse d'Italia."
"Oggi - continua il consigliere - la Lombardia fissa il nuovo canone a 1,20 euro, ma contiamo di poterlo innalzare ancora un po' grazie all'indagine conoscitiva che abbiamo proposto e che la commissione ha accettato. Attraverso l'indagine vorremmo arrivare a utilizzare una parte dei proventi proprio per favorire la diffusione della "casa dell'acqua", grazie a un contributo che sarebbe dato ai comuni intenzionati a realizzarla. L'idea è quella di innescare un gioco virtuoso per il quale si arrivi ad incentivare l'acqua a chilometri zero, che permette ai cittadini di risparmiare due volte, sia in termini economici che, più in generale, di inquinamento da imbottigliamento e trasporto. Proprio per questo non ci accontentiamo e in sede di bilancio presenteremo un ordine del giorno per arrivare a questo risultato."

8 commenti:

GA ha detto...

Ma qual è il vantaggio in queste case dell'acqua? Ciò che viene emesso è la stessa acqua del rubinetto, a caro prezzo rispetto all'acquedotto. L'acqua delle "case" è privata tramite filtro meccani AL PIU' delle particelle sospese raccolte dalle tubazioni... Restano dentro tutti i nitriti, la componente davvero dannosa dell'acqua di rubinetto. Mah?!

carlo arcari ha detto...

Il vantaggio è sempre una cosa soggettiva. Io ad esempio bevo abitualmente l'acqua del rubinetto, ma se mi piacesse quella gassata la prenderei qui perchè si risparmia rispetto al supermercato. C'è anche chi la sceglie per motivi ambientali, risparmio di energia, di materia prime, trasporti, rifiuti, ecc, e chi invece per motivi ideologici. no logo, no global, ecc). Il successo di questa iniziativa che è frutto di diverse motivazioni dimostra che sono molti quelli che hanno provato e si sono trovati bene. Vedremo come i gestori degli acquedotti sapranno fare evolvere il loro progetto.

GA ha detto...

Ma non è più ecologico bere appunto l'acqua del rubinetto di casa? Salvo la questione "frizzante", certo.

Rispetto al fatto che le iniziative di successo significhino che molte persone si sono trovate bene, concordo.
Temo, però, che si stiano trovando bene ignorando che stanno andando ad acquistare sostanzialmente l'acqua che scorre nel loro rubinetto di casa...

carlo arcari ha detto...

L'ecologia non c'entra o meglio è una cosa che ognuno vede dal suo punto di vista. L'acqua del rubinetto non è sempre buona. Ci sono zone dove il suo contenuto è potabile, ma il suo sapore è sgradevole. Questa estate in Sardegna stavo in un luogo dove l'acqua del rubinetto era stomachevole per i nostri gusti e anch'io che la bevo da sempre mi sono dovuto rassegnare a comprare e bere la minerale. Ho abitato molti anni a Milano e in certi periodi l'acqua del rubinetto era rossastra, piena di sassi e di sapore molto dubbio. Insomma il problema esiste. Le case dell'acqua offrono quella dell'acquedotto che però non è identica a quella che esce dai rubinetti perché ogni casa ha le sue tubazioni che spesso la inquinano mentre qui la presa con l'acquedotto è diretta, e ci sono filtri supplementari. Di certo la sua qualità nel bicchiere è migliore diversamente non si capirebbe perché la gente fa la fatica di caricarsi in macchina le bottiglie e portarsele a casa. Inoltre quello di andare alla fontana a prendere l'acqua è un rito sociale antico che a qualcuno fa piacere rinnovare.

Gianni Rubagotti ha detto...

Qui si gira attorno a un punto: l'acqua naturale a temperatura ambiente che offre la casetta è la stessa del rubinetto di casa o no?
Le info che ho trovato su internet non dicono nulla: io davo per scontato che avendo fatto una casetta dell'acqua si avesse adottato un impianto filtrante che facesse in grandi dimensioni quello che fa quelli che alcuni si mettono in casa ma i vari post celebrativi della casetta non spiegano se c'è e che tipo di caratteristiche ha. ho telefonato al numero verde di Amicque ma non hanno risposto. Rimane il mistero: delle 2 l'una, pagare 5 cent al litro l'acqua del rubinetto di casa non mi sembra una furbata...se invece quel filtro c'è si sta "infangando" l'operato del gestore..cmq vedo che nessuno degli intervenuti in questa discussione ha cercato di verificare la notizia.

carlo arcari ha detto...

Rubagotti, l'impianto c'è ovviamente. Io l'ho visto con i miei occhi e ti posso assicurare che c'è.

Gianni Rubagotti ha detto...

Sì ma che caratteristiche ha?
Tempo fa in una mailing list specializzata ho letto un lungo dibattito sulle tecnologie di filtraggio dell'acqua del rubinetto, era stato citato (fra gli altri) il sistema Grander
http://www.grander-technologie.com/it/index.php

Ho trovato il sito dell'AGES e lì si dà ragione a lei: il vantaggio sta nel prendere l'acqua direttamente dall'acquedotto.
Io speravo si fosse fatto un passino in avanti.
Anche perché se invece di tanti filtrini sparsi in giro se ne usa uno per tanti cittadini si può avere una tecnologia molto più potente e quindi avere davvero un acqua super abbattendo i costi. E facendo molto interessante per i ristoranti e bar in zona andare a prenderla lì invece di rivendere quella comprata altrove.

carlo arcari ha detto...

Mi chiedi troppo, non sono come te libero docente in tetrapiloctomia. ciao