sabato 20 novembre 2010

Rho-Monza: l'unità delle istituzioni è una vittoria dei cittadini

Quattro deputati (tre del PD e uno della Lega), un senatore (PD), due consiglieri regionali (PD e UDC), tre consiglieri provinciale (PD, RC-PdCI, IDV), sei amministratori locali di Paderno Dugnano, Novate Milanese, Cormano. Una platea istituzionale come non se ne erano mai viste quella di ieri sera al cinema Splendor di Paderno, accorsa a sostenere e aderire alle iniziative del Comitato Cittadini per l’Interramento della Rho-Monza che raccoglie così finalmente il frutto del suo duro e faticoso, ma caparbio impegno a difesa della città. Per la prima volta infatti tutte le istituzioni nazionali e locali, Camera e Senato, Regione, Provincia e Comuni hanno pubblicamente preso posizione al suo fianco rendendo così visibile e possibile il raggiungimento dell’obbiettivo perseguito da due anni da questi coraggiosi “cittadini contro”. Un risultato che è stato conquistato con la serietà e la fermezza con la quale Ferruccio Porati e l’architetto Fabrizio Allegro, in primo luogo, e poi tutti i cittadini sostenitori del Comitato hanno saputo dire il loro “no” all’autostrada a cielo aperto in mezzo alla città e il loro “si” a un progetto diverso, l’interramento, che hanno dimostrato essere non solo possibile e realizzabile tecnicamente ed economicamente, ma necessario per dare al territorio un’opera di cui ha bisogno salvaguardando al massimo la salute dei cittadini e quella dell’ambiente urbano. Ieri sera nel vecchio cinema dell’oratorio messo a disposizione de Don Gabriele, che si conferma essere padre e protettore della nostra comunità, 250 persone, hanno assistito con spirito di vera partecipazione a una serie di comunicazioni, l’intervista al dott. Crosignani dell’Istituto dei Tumori sulla nocività del traffico, e la presentazione del progetto di interramento di un’autostrada di Boston realizzato dell’ing. Barison, che hanno sancito la vittoria del Comitato.

Vittoria che io considero una conquista civile e democratica di tutti noi, anche di chi, come gli amministratori padernesi, ieri hanno deciso per la prima volta di partecipare, cittadini tra i cittadini, a un evento organizzato da un organismo che fino a pochi mesi fa continuavano a non voler riconoscere. Sono contento che finalmente si sia raggiunta anche con loro questa sostanziale e formale identità di intenti sul tema dell’interramento, e spero che questo sia il primo passo per raggiungere una posizione comune anche su altri fronti aperti che riguardano la difesa del nostro territorio.
Adesso occorre però che questa unità si traduca in atti formali a tutti i livelli in Parlamento, al Pirellone e a Palazzo Isimbardi perché i tempi per riuscire a fermare il progetto provinciale sono ormai molto stretti. Il Comitato ha concluso l’incontro facendo una serie di richieste e annunciando nuove iniziative. Le richieste: ai parlamentari di agire nelle rispettive commissioni (Bilancio e Lavori Pubblici) per rivedere il progetto preliminare approvato dal CIPE, a tutti i Comuni interessati dall’opera di presentare insieme la richiesta che la Conferenza dei Servizi inserisca nel progetto la variante interramento, perché è tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile perché potrà venire finanziato con l’allungamento della concessione (pedaggi) alla Serravalle.
La nuova iniziativa annunciata infine è l’installazione a cura del Comitato cittadino di tre centralini di rilevamento delle emissioni di PM10 a Calderara, Paderno e Villaggio Ambrosiano.

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