martedì 30 novembre 2010

Brianza, la lingua come identità

La Brianza è un territorio labile. Diviso storicamente tra due province, Como e Milano (oggi Monza e Brianza e Lecco), diviso al suo interno in tre o quattro cantoni (Monza, Seregno, Vimercate, Desio) diventata oggi realtà amministrativamente autonoma per decisione politica, cerca faticosamente di affermare una ancora nebulosa identità. L'operazione di definire una cosa che nessuno è mai riuscito a descrivere in modo univoco si presenta difficile perchè i brianzoli, divisi su tutto, questo hanno in comune: sono molto conservatori e poco inclini ad accettare e gestire il nuovo. Pertanto è ammirevole il tentativo fatto da un piccolo editore monzese, ma non a caso, non brianzolo, Carlo Vittone, di perseguire questo obiettivo sul piano culturale cominciando dalla lingua.
Dopo lo straordinario successo del Breve dizionario del dialetto monzese e brianzolo, edito nel dicembre 2009, l'autore Felice Camesasca presenta un anno dopo un libro, che nuovamente propone gli esempi più significativi del vernacolo locale. In primo luogo le espressioni tipiche, cresciute in questa nuova versione da 700 fino a circa 1200, molte delle quali di grande ed immediata godibilità. Il dialetto monzese e brianzolo manifesta in questi esempi la più potente espressività che nasce dalla antica tradizione popolare di una lingua di cui è sempre più difficile trovare testimoni fedeli. Seguono poi i proverbi in numero di oltre 350, molti dei quali collegati ai cicli stagionali e alla cultura agricola, quando – come opportunamente segnala l’autore – non esistevano le previsioni metereologiche moderne, e i contadini si trasmettevano di generazione in generazione le loro scarne conoscenze sull’andamento del tempo atmosferico, nate da esperienze secolari, nella forma della saggezza popolare di un breve motto da mandare a memoria. Infine sono presentate le più note filastrocche e “tiritere” dialettali, quelle poesiole in forma di stornello che i bambini recitavano giocando o le mamme raccontavano ai figli prima di accompagnarli a dormire. Nell’insieme un volume che è testimonianza preziosa della cultura delle terre brianzole nei tempi passati e che, necessariamente, rischia di essere dimenticata.

Venerdì 3 dicembre, ore17,30
Libreria Ancora-Artigianelli
Via Pavoni 1 – MONZA
Presentazione del volume
di Felice Camesasca
DIALETTO MONZESE E BRIANZOLO
ESPRESSIONI, PROVERBI, FILASTROCCHE

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