Il consigliere del Partito Democrativo ed ex sindaco di Paderno Dugnano, Gianfranco Massetti ci ha inviato questo resoconto della prima giornata del corso “ Milano democratica contro le mafie organizzato dal PD milanese presso la Sala delle Commissioni di Palazzo Marino,il giorno 2 ottobre 2010 ore 9.00. Questa è la prima risposta concreta che il centro sinistra dà al grave problema posto dalla presenza mafiosa nel Nord Milano. Una risposta non mediatica, ma di conoscenza e formazione. Una risposta all'altezza della sfida.
Introduce David Gentili che,con Cimino del GIP del PD di Milano sulla legalità,hanno organizzato questo primo appuntamento in collaborazione con l’Associazione Avviso Pubblico dei 3 incontri sulle “infiltrazioni mafiose nel Nord Italia e appalti,conoscere per prevenire”. Sono presenti circa 60 persone tra amministratori e consiglieri di Milano e Provincia.
Già nell’introduzione si chiarisce che è meglio parlare di presenza più che infiltrazioni perché dà il senso della dimensione e della persistenza del problema criminale,da noi.
Interviene P ierpalo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, che spiega la natura associativa dell’associazione che rappresenta 190 enti locali ,nata nel 1996,che vuole costruire una rete di esperienze solidarietà e progetti contro tutte le mafie e lo fa con tutte le amministrazioni e tutti i partiti che lo desiderano.Sottolinea come sia importante che questo corso si faccia oggi e a Milano.
Interviene poi per la relazione principale Alberto Nobili,magistrato DDA di Milano e procuratore aggiunto.
Spiega le dimensioni economiche del fenomeno mafioso (stime Confcommercio parlano di 170 milioni di euro annui), la sua dimensione internazionale,la sua potenza :mafia e ‘ndrangheta.sono la 4 /5 mafia al mondo.
La ‘ndrangheta è oggi la più pericolosa,perché più silenziosa e non è stragista,come scelta stregica,quindi meno evidente.Bisogna rompere la cultura dell’indifferenza e dell’omertà:cita alcuni esempi emblematici (la squadra di calcio del San Luca che gioca con il lutto al braccio quando muore un boss locale, il tema dei ragazzini di Scampia che dicono “la ‘ndrangheta ci dà lavoro e ci protegge”, l’80% dei ragazzi di una scuola media di Platì che alla domanda cosa non ti piace del tuo paese? Rispondono: “la caserma dei Carabinieri”.
Insomma lì la mafia è una risorsa: ma non c’è una zona d’Italia o una zona degli affari che è immune.
La mafia fa affari su due versanti:
1) l’80% dei soldi proviene dal traffico della “droga”.La ‘ndrangheta ha il monopolio della cocaina.Se pensate che in Colombia la pagano 1.500 euro al kg e da questa ne ricavano 3 kg e la rivendono a 105.000 euro capite quanta liquidità ha in suo possesso;
2) .poi c’è la mafia imprenditrice che reinveste tutto quello fiume di denaro.Ma quando il mafioso diventa imprenditore resta mafioso e usa gli stessi metodi e mezzi per fare affari :intimidazioni, corruzione,violenza..
Con questa massa di denaro si mantiene una massa di persone.Pensate che già nel 1993 si arrestarono in Lombardia circa 2.500 mafiosi.La sua potenza lo ha fatta diventare anche pericolosa per la convivenza civile dell’ intero paese..
Nel decennio 1980-1990 la mafia tenta l’attacco allo stato con la strategia stragista :”sono così forte che ti organizzo stragi ovunque e ti distruggo il patrimonio culturale se tu stato non mi dai meno carcere duro,meno pene,…”
E’un periodo durissimo ma lo stato risponde bene e si organizzano tante strutture di investigazioni specializzate.Questo costringe la mafia a cambiare strategia; diventa più silenziosa infatti dopo calano gli omicidi...,ma non cala la pericolosità.
Poi via via l’attenzione dello Stato è scemata e sono diventate più rilevanti altre priorità e altre preoccupazioni sociali (rom,sicurezza delle città..) e si è abbassata la tensione e si è sfilacciata l’organizzazione dello stato repressivo…
Al Nord pensate che nel 1995 Lecco ,la parte dei commerci era totalmente in mano alla ‘ndrangheta ,poi i fenomeni a Corsico, a Buccinasco fino ai giorni nostri…
Finito l’excursus storico economico e di storia della repressione ha portato il saluto Emanuele Fiano responsabile del Forum sicurezza del PD ed infine ha concluso Ivan Cicconi direttore di Itaca (Istituto per la trasparenza degli appalti e contabilità ambientale) sul tema degli appalti.Ad ogni corsista è stata data una bibliografia e una copia del codice degli appalti il Dlgs.n.163 del 2006.
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