Settimana nucleare per il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà che nei giorni scorsi si è dedicato, mettendo alla frusta il suo ufficio stampa, a diffondere l'idea che l'atomo è la base portante del futuro sviluppo della provincia e in particolar modo del Nord Milano. Ha cominciato una settimana fa al convegno "La ripresa economica nella Provincia di Milano tra innovazione e nuovi mercati", lanciando la proposta di localizzare nel "Distretto dell’energia", il territorio ad alta tecnologia individuato dalla Regione Lombardia che coincide in parte con l’Alto Milanese, la produzione di componenti per le nuove centrali nucleari italiane.
“Il referendum del 1987 contro il nucleare ci ha fatto perdere tempo, risorse e competenze in un campo in cui figuravamo all’avanguardia – ha dichiarato Podestà -. Sono favorevole, dunque, all’individuazione di un territorio che possa fungere da incubatore della produzione di componenti per le centrali nucleari da realizzare nei prossimi anni nel nostro Paese”. Questo, naturalmente, non vuol dire che si possa costruire una centrale nucleare nel Milanese perché, si è affrettato a riconoscere Podestà, il nostro territorio è troppo conurbato per poter ospitare un impianto del genere. Meno male.
Due giorni dopo ha caldeggiato la candidatura del professor Umberto Veronesi alla guida dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare. E ha concluso ieri la sua settimana all'insegna dell'atomo a Parabiago, indicando nell’asse del Sempione la localizzazione di una "Silicon Valley della ricerca atomica" (dove il silicio con l'atomo non c'azzecca per niente), nella quale potrebbe insediarsi l’agenzia presieduta dal professor Veronesi. La zona infatti sarebbe collegata con il famoso "Distretto dell’Energia", che si svilupperebbe per larga parte qui, dove operano diverse aziende specializzate nell’ideazione e della costruzione di parti per impianti energetici tradizionali, idrogeotermici e da fonti rinnovabili. “Tali attività, localizzate a Cinisello Balsamo e in altri Comuni della provincia, andrebbero integrate in un sistema caratterizzato dall’alta tecnologia – ha detto -. L’intero Milanese, che non può accogliere alcuna centrale nucleare, può trarre vantaggio dal Programma nucleare delineato dal Governo in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, di coinvolgimento di centinaia di imprese e di modernizzazione del territorio”. Distretti, incubatori, silicon valley, una settimana di immagini, parole evocative, slogan usurati o azzardati, giudizi apodittici, il tutto affastellato in uno sforzo di pura propaganda a favore della fallimentare politica governativa degno di miglior causa. La sua ultima affermazione in particolare ne è un bell'esempio: dal momento che esiste già una concentrazione di aziende che si dedicano a costruire sistemi per la produzione di energie rinnovabili, soprattutto fotovoltaico, definiamolo a tavolino un "distretto", infiliamoci dentro il nucleare, così si afferma la convivenza, anzi, l'integrazione e non l’alternativa, tra le due soluzioni. E anche questa è una bella contorsione ideologica non c’è che dire.
2 commenti:
Prima di nuove progettazioni sul nucleare bisognerebbe iniziare a risolvere i ns.problemi tipo lo smaltimento rifiuti ...vedi ultimi episodi campani...ma si sà la Lombardia ne è esente....
Non mi è chiaro se Veronesi voglia o meno dimettersi da senatore del PD, secondo me dovrebbe farlo subito.
Baraviera Aris
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