“Che differenza con l’Italia – mi dice Roberto indicando la piazza piena di gente e bandiere – guarda cosa succede qui quando il governo vuol alzare l’età minima per andare in pensione a 62 anni e massima a 67 anni. Da noi invece, ci sono dei leader sindacali minoritari che arringano la gente affermando con enorme arroganza e irresponsabilità: ‘10,100,1.000 Pomigliano’ in odio alla CGIL che continua a raccogliere la stragrande maggioranza dei lavoratori. Qui è tutta la società, studenti, famiglie, che lotta per difendere i diritti, da noi ci sono dei sindacalisti che credono giusto ridurre i diritti in cambio di un posto di lavoro sempre più precario e non contrattabile”.
Nella piazza che si affaccia sul Vieux Port sfila il lungo corteo degli studenti e dei lavoratori de La Rochelle, città industriale francese che si affaccia sull’Atlantico. In testa i pensionati che gridano nel microfono degli altoparlanti “40 ore sono già troppe.." Proprio come succedeva da noi fino a non molti anni fa. Gli studenti protestano anche perché un ragazzo giovedì scorso è stato colpito in faccia e ferito seriamente da una pallottola di gomma sparata da un poliziotto.
Roberto è un tecnico della Alstom che sta seguendo la costruzione dei primi cinque treni ordinati alla grande azienda francese dalla società di Montezemolo fondata per fare concorrenza alle Ferrovie dello Stato nel mercato del trasporto passeggeri in Italia. Treni modernissimi e superveloci che rappresentano i primi di una trentina di convogli, che verranno tutti costruiti a La Rochelle. “Gli operai francesi mi sfottono. Mi chiamano ‘Berlusconi’ come un tempo dicevano 'macaronì' e mi ridono in faccia. Poi seri mi chiedono: ‘ma perché non li costruite in Italia i vostri treni; non siete capaci?’- Io gli dico che non è vero, siamo bravissimi a fare treni e cito quelli delle nuova metropolitana di Copenaghen costruiti da Finmeccanica. Ma loro insistono: ‘Se è così, perché non li ha costruiti la vostra azienda?’. Il cliente è un’impresa privata, fa quel che vuole, ribatto, è la legge del mercato. Allora mi guardano con vero compatimento e chiedono: ‘Il mercato per i vostri treni? Ma non avete un governo?’. E io non so più cosa dire”.
In Francia la sinistra sarà vecchia, ma evidentemente sa ancora da che parte stare se si tratta di difendere i diritti delle persone più deboli. Da noi invece è moderna, si vuol fare carico dei lavoratori, ma anche dell’impresa, perché gli operai non sono più la classe generale, dicono i nuovi riformisti, perché non ci sono più le classi.
Beati i lavoratori francesi. Come li invidio.
11 commenti:
Ciao Carlo, probabilmente ti faccio arrabbiare, ma non credo che la linea della CGIL sia il bene, il vero, il giusto, ecc... Occorre trovare vie nuove assumendosi il rischio e la responsabilità della mediazione tra l'ideale e la realtà. Giovanni G
in italia ormai i sindacati non sono piu come quando eravate pischelli negli anni 50 e 60 del secolo scorso, ormai il modus operandi dei sindacati di "sinistra" è obsoleto e non è piu ne attuale e ne redditizio per i lavoratori, occorrerebbe il dialogo costruttivo tra imprese (imprenditori, confindustria) e la forza lavoro, solo cosi si supera definitivamente la crisi, non con la forza bruta o andando sempre contro, non si va da nessuna parte cosi, dialogo dialogo e ancora dialogo, basta con queste lotte di classe obsolete e controproducenti per chi ormai ha ben poco da perdere e non ha piu lacrime per piangere!
Max
10, 100, 1000 Pomigliano. Giovanni di fronte a questa posizione di Cisl e Uil mi spieghi cosa si può mediare? 5, 50, 500 Pomigliano? Sono due visioni del fare sindacato e io sto con chi accetta di discutere tutto, ma non di abrogare i diritti fondamentali garantiti dalla vigente Costituzione. Una carta che è lecito chiedere di cambiare, ma allora discutiamo di questo, se è questo che si vuole. Insomma se bisogna cambiare sistema non si può cominciare dal basso. Come sempre si cerca di fare in questo paese furbo e poco serio.
Max (per favore il cognome diversamente non ti pubblicherò più, vallo a dire ai francesi che non la pensano come te. La forza bruta come la chiami tu è quella di chi ti dice: o mangi la minestra o salti la finestra. Il dialogo è possibile solo tra due soggetti che vogliono mediare, non tra chi dice "io voglio questo se no niente", ti pare? Soprattutto se a dire così è un'azienda che fino a ieri (e ancora oggi)sta in piedi con i soldi dello stato.
Giovanni spiegami quale sarebbe il nuovo: una parte di sindacato che disdice anticipatamente un contratto collettivo ancora in essere e sedendosi al tavolo delle trattative escludendone un'altro?tutto questo senza aver proposto democraticamente ai propri iscritti una piattaforma?la linea cgil dà fastidio xchè difende diritti che altri calpestano?
la realtà è ben diversa dagli ideali, la realtà è l'estrema difesa del proprio posto di lavoro aggrappandosi alle gru oppure occupando il tetto aziendale....
non si tratta di ideali ma di difesa di vita quotidiana..
La CGIL è un grande sindacato e ho tanti amici che si riconoscono in questa bandiera.
Ho il massimo rispetto per la lotta di tutti i lavoratori a difesa del lavoro, ma l'attuale battaglia della CGIL mi sembra - nonostante tutto - di retroguardia. Strategicamente inefficace.
Una volta la sinistra camminava verso "il sol dell'avvenire", ora tende a rivolgersi nostalgicamente verso un passato che non c'è più. E paradossalmente la parola "futuro" ce la stiamo facendo rubare dalla destra (Fare Futuro, Futuro e libertà, ecc...).
Giovanni G.
Giovanni la lotta di classe è eterna, non ha passato nè futuro perché è la condizione del presente umano. Cristo lo sapeva e voleva instaure un mondo nuovo e giusto secondo la volontà di Dio. Non fondando un sindacato dialogante, ma usando parole come queste: "Non crediate che io sia venuto a portare la pace, ma la spada" (Luca 19,27).
Con che coraggio la classe politica di oggi chiede sacrifici agli operai ?
Perché non c’è uno straccio di politica industriale in Italia ? Perché in passato si è sempre puntato solo sulla svalutazione della lira per favorire l’export ?
Perché non ci sono stati seri investimenti sulla ricerca e sull’innovazione e ora si vuole puntare solo sull’abbassamento del costo del lavoro come se fossimo in un paese non industrializzato ?
Perché la lotta di classe viene considerata obsoleta mentre la corruzione viene accettata come deformazione inevitabile del sistema ? (Leggi dati di oggi della Corte dei Conti...)
Io sto con gli operai della Fiom perché è vergognoso che nell’Italia degli scandali e delle cricche siano loro a pagare il prezzo della modernità.
Auspico però che il sindacato possa indicare la via del cambiamento perché la storia punisce chi non lo fa...
Baraviera Aris
ciao a tutti
finalemnte un dibattito partecipato che ha x oggetto il "lavoro". Credo però che vi siano delle questioni da precisare:
La FIOM e la CGIL sono 2 cose ben diverse e lo si è visto chiramente sabato (vedasi discorso di Landini e quello di Epifani. Il giorno e la notte)
dire che ci sono i sindacati di sinistra\destra è alquanto superficiale. Molti iscritti alla FIOM sono elettori della lega così come molti iscirtti alle altre sigle confederali sono elettori di "sinistra". Il sindacato buono è quello che difende i diritti dei lavoratori punto e basta. CISl e UIL non lo fanno + da tempo
Il FUTURO non sta nel trovare una mediazione sui diritti fondamentali dei lavoratori. Il futuro sta nel cambiare totalmente lo stile di vita e la società perchè il profittto e lo sfruttamento non siano la priorità.
In merito alla "forza bruta" faccio notare che due ministri della repubblica Sacconi (ex dirigente CISL) e Maroni (condannato definitivamente per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale ) hanno soffiato x giorni sul fuoco della violenza sperando nell'intervento di qualche infiltrato.
A questo si aggiunge che il corteo di roma è stato fatto sfilare, appositamente sotto la sede di "Casa Pound", noto centro sociale di estrema destra, nel vano e ridicolo tentativo da parte dei "tutori dell'ordine" di far scoppiare le violenze. Alla faccia del dialogo.
Emiliano abbati
@ Emiliano: "Il sindacato buono è quello che difende i diritti dei lavoratori punto e basta. CISL e UIL non lo fanno + da tempo".
Forse è proprio questa pretesa di essere gli unici difensori dei lavoratori che non funziona... Ma tant'è. Su qs argomento potremmo parlare a lungo senza arrivare a un'intesa.
Invece sono d'accordo che bisogna mettere mano agli stili di vita trovando anche nuove forme di condivisione! ciao
Giovanni G
"Forse è proprio questa pretesa di essere gli unici difensori dei lavoratori che non funziona..."
CGIL ha sempre cercato il dialogo e soprattutto di rimanere accanto a CISL e UIL. Citami un'esempio in cui CISL o UIL abbiano difeso i lavoratori....forse in tempi addietro ..non hanno MAI preso le distanze da questo governo che PENALIZZA CONTINUAMENTE i lavoratori dipendenti e che ha volutamente dimenticato la lotta all'evasione fiscale....
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