Oggi ricevo da Emiliano Abbiati questo messaggio che mi segnala la nascita di un nuovo “comitato”. Questa volta dedicato al controllo e al monitoraggio del funzionamento formale dei Consigli di Quartiere (aperture, orari, ecc). Ecco il testo:
Recenti fatti di cronaca sui consigli di quartiere (tra cui quelli relativi alla Leva 91) ci hanno portato a cercare di creare un gruppo di cittadini disposto a monitorare il loro funzionamento: chiunque può partecipare, basta anche solo andare una volta al mese a controllare che il consiglio sia aperto nella data prevista. Fatti che sembrano banali, come tenere aperto nei giorni previsti, leggere le mail che arrivano, rispondere alle domande dei cittadini non sono più una cosa scontata.
Cercheremo di monitorare e segnalare anche gli atti di buona volontà dei consigli di quartiere, come le recenti intelligenti innovazioni di quello del Villaggio Ambrosiano.
L'Osservatorio è aperto a tutti, di qualunque credo politico: per partecipare basta anche farci sapere alla pagina del gruppo facebook se, andati a una riunione aperta ai cittadini del proprio quartiere, si e trovato aperto o chiuso o anche solo se si è ricevuta o no una risposta a una mail mandata a un quartiere o a un consigliere di quartiere. A gennaio speriamo di pubblicare on line il primo dossier annuale.
Curiosa iniziativa, ho pensato, poi ho seguito il link indicato
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_168339693176894&view=members e ho verificato che si tratta, sì di un nuovo gruppo di pressione, ma formato dai soliti noti: due giornalisti locali interessati a farne una notizia più tre o quattro persone che già partecipano a molti degli altri comitati cittadini (acqua, inceneritore, Rho-Monza, ecc). E l'entusiasmo è un po' venuto meno.
ps. una curiosità, quali sarebbero le "intelligenti innovazioni del Villaggio Ambrosiano"?
1 commento:
Vedo solo ora che sto mettendo in ordine il materiale per il dossier sui quartieri.
La intelligente innovazione è stato prendere atto che nessuno veniva alle serate aperte ai cittadini e mettere allora una casella della posta (oltre alla già esistente casella e-mail) dove chiunque 24h su 24 può mettere una sua richiesta.
Meglio la chiarezza che lasciare sul sito del comune l'impegno ad aprire giorni in cui poi non si è aperti.
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