giovedì 9 settembre 2010

Mi-Meda, la destra di governo litiga sui limiti di velocità

Continua, con la presa di posizione tanto dura quanto scomposta del Presidente della Brianza, la patetica baruffa, tutta interna alla destra che governa il Nord Milano, sui limiti di velocità (prima 70 poi 80 km l’ora) imposti dalla Provincia di Milano alla scassatissima e pericolosissima superstrada-catorcio Milano-Meda. L’intervento sopra le righe e inutilmente minaccioso rivolto a De Nicola dal suo collega di partito, Dario Allevi, non solo appare come una rissa tra "camerati", ma anche come una rissa tra “terroni” dal momento che uno è calabrese e l’altro è romano.
Allevi in particolare è poco credibile come difensore del territorio. Primo perché sembra aver scoperto solo adesso che la Milano-Meda “al 90% è una strada brianzola”. C’è da chiedersi come mai non se n’è accorto finora. Poi con la finezza che l’ha sempre contraddistinto ha messo le mani avanti dicendo che lui non tirerà fuori una lira per rendere più sicura la superstrada perché Milano “già incassa le multe”. Per concludere, dulcis in fundo, con la richiesta “di compromesso” di alzare il limite a 90km, così, tanto per far vedere che ha qualcosa da dire. Naturalmente a questa lite ridicola non poteva mancare il contributo di Paderno Dugnano, che per bocca dello straparlante Bogani ha tuonato frasi sconnesse tipo “è uno scandalo.. è assurdo e vergognoso... è un’imboscata, ecc”.

A me sembra solo una tempesta in un bicchier d’acqua, frutto di questo clima mefitico di crisi politica permanente che tiene tutti quanti sui toni della campagna elettorale, gli unici che questa genia di sedicenti amministratori sembra saper spontaneamente esprimere, cavalcando ogni protesta alla ricerca di una visibilità mediatica da blob. Anche perché tutto sto casino per un limite di velocità che date le condizioni di grave insicurezza della strada in questione appare di semplice prudenza, non è motivato. Che differenza c’è tra andare a 90 all’ora piuttosto che a 80 su un tratto di 25 chilometri? Forse 3 minuti al massimo, e allora? Oggi ho voluto fare una prova sul campo e in condizioni di traffico scorrevole ho percorso il tragitto Milano-Paderno Carrefour in 7 minuti esatti, mantenendo sempre una velocità compresa tra i 60 e gli 80 km orari. Cosa c’è dunque di scandaloso e insopportabile? Ai miei concittadini che continuano a strillare per difendere il diritto di mettere a rischio la sicurezza propria e altrui, riportando la velocità a 110, dico che ci sono cose molto più concrete, serie e importanti per cui scandalizzarsi e mobilitarsi.

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