mercoledì 8 settembre 2010

Crisi politica e nuove sfide. Da Milano segnali positivi

Il 14 novembre si terranno a Milano le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco. La notizia segue l’annuncio ufficiale della candidatura dell’architetto Stefano Boeri. Il professionista ha già chiarito alcuni punti del suo programma:allargamento dell'Ecopass, una politica nuova per le periferie, la costruzione di un centro per la preghiera e lo studio della cultura islamica, E ancora, politiche per la famiglia, per il mondo del commercio e la riscoperta della dimensione internazionale della cultura cittadina.
Nei giorni scorsi ho scritto di getto, dopo aver saputo della scelta di Boeri, un editoriale che trovate in questa pagina. La crisi politica e istituzionale in atto ci dice che tra breve bisognerà fare delle scelte nuove e impegnative ed è per questo che il segnale che giunge da Milano è importante per noi. E' tempo, infatti, anche a Paderno di aprirsi alle forze migliori della nostra città chiamandole a costruire insieme il nuovo.
I giovani padernesi, ne sono sicuro, sono pronti ad impegnarsi. Lo dimostra l'adesione di molti di loro all'offerta messa in campo dal sindaco Alparone un anno fa. Io non credo che questi ragazzi lo abbiano fatto per un calcolo poltico, si siano fatti cooptare per entrare senza sforzo nella stanza dei bottoni o abbiano fatto una cosciente scelta di parte. Voglio credere che la loro sia stata soprattutto una scelta generosa, volevano il nuovo e hanno aderito a chi prometteva di "voltare pagina". Ma oggi a un anno di distanza possono misurare con mano che quella promessa non era fondata e non è stata mantenuta.
I giovani stanno da un anno in Consiglio comunale e nei Consigli di quartiere, tra i banchi della maggioranza e qualcuno anche del governo, ma ci stanno solo ad invecchiare e coprirsi di polvere, senza dire nulla di significativo, perché non c'è nulla da dire, senza fare nulla di concreto perché non c'è nulla da fare, oltre che occupare delle sedie.
Il centro sinistra padernese ha molti difetti; ha governato a lungo e tutto sommato bene questa città, ma non ha saputo rinnovarsi in modo credibile e ad un certo punto è apparso come il vecchio, come la conservazione, come una porta chiusa. Non era vero, non è vero. Basta andarsi a rileggere il programma elettorale del PD del 2009 per vedere che i punti qualificanti, le idee guida, le azioni avviate da continuare, le iniziative nuove da mettere in cantiere, c'erano e rimangono. Il partito democratico non è stato capace di comunicarle e dimostrarne la validità ai cittadini e alla fine ha esibito solo le debolezze legate al travaglio del suo faticoso parto. Un partito nuovo non si improvvisa e per farlo nascere non è sufficiente la buona volontà. Del resto i nuovi partiti non nascono sul predellino dell'auto di un miliardario e la fine indecorosa del partito di Berlusconi lo dimostra.
La mia convinzione è questa: le idee, la sostanza, i progetti nella destra non ci sono, mentre quelli del centro sinistra ci sono, ma non si vedono abbastranza. Bisogna mostrarli con più forza, farli sventolare come bandiere. Pertanto indico questa strada al PD padernese: basta inseguire la giunta sulla strada delle risse mediatiche messe in scena solo per coprire il vuoto di governo. Non rispondiamo più alle provocazioni di Alparone e Bogani, ma sfidiamoli su tutto, sul PGT, sull'ambiente, sull'economia e i servizi sociali, sulla scuola e sulla cultura. Pensiamo al futuro che ci attende e prepariamoci.

Nessun commento: