Grilli d'agosto. Ma non bastavano le cicale?

Giorni fa il blog La scommessa si chiedeva che fine avessero fatto i grillini padernesi: erano andati tutti in ferie? Oggi i giornali ci informano che il Movimento 5 Stelle creato da Beppe Grillo, non è sparito, ma ha deciso di scendere in campo alle prossime elezioni politiche in molti capoluoghi di provincia come Milano, Torino, Bologna e Genova. Insomma, come avevamo sempre saputo, gratta il movimento e troverai il partito. Un partito che cercherà di scavarsi una nicchia soprattutto nell’elettorato di centrosinistra, il meno presidiato che c’è sul mercato.
La cosa buffa però è che il comico-politico lo fa agitando le bandiere del “governo di transizione” perché Grillo sostiene che “andare ora alle elezioni sarebbe pura follia”. E chiede un governo tecnico di durata sufficiente per, nell’ordine: mettere sotto controllo il debito pubblico, ridare la scelta del candidato agli elettori ed eliminare i rimborsi elettorali ai partiti, cioè rifare la legge elettorale e per, dulcis in fundo, fare una legge sul conflitto di interessi che elimini alla radice il problema Berlusconi.
Come si vede tutta robetta tecnica, cosa che un qualsiasi governo di transizione potrebbe fare facilmente. Che noia questi grilli parlanti. Ma perché non rimangono sui loro palcoscenici a fare il cabaret che è meglio. Forse perché non fanno più ridere?