martedì 9 marzo 2010

Varedo: il depuratore versa reflui nel Seveso

Acque inquinate del depuratore di Varedo sono state versate sabato scorso nel Seveso. L’Amministrazione Comunale di Paderno Dugnano a seguito di questo episodio: "ha chiesto all’Arpa e allo stesso Comune di Varedo di ricevere informazioni circa le cause dell’accaduto, gli interventi messi in atto al fine di rimuovere le cause dell’inconveniente, di acquisire i referti analitici dei campionamenti effettuati in loco dai tecnici Arpa il giorno stesso e di essere informata su eventuali sviluppi" si legge in un comunicato diffuso dall'Ufficio Stampa comunale che ha provveduto anche a diffondere una foto che pubblichiamo.
Dopo l’allarme scattato poco dopo le 16.00  di sabato, grazie ad una segnalazione di un cittadino di Paderno Dugnano "che ha allertato il Presidente del Consiglio, Annunziato Papaleo" sul posto si sono precipitati due assessori: quello alla Sicurezza, Giovanni Di Maio, e quello all’Ambiente, Andrea Tonello, oltre naturalmente lo stesso presidente Papaleo.
"La fuoriuscita  - prosegue il comunicato - veniva localizzata nel territorio di Varedo ma poi si propagava con il corso dell’acqua nel territorio di Paderno. Gli amministratori padernesi hanno chiesto l’intervento dei tecnici dell’Arpa e di Amiacque per i rilievi del caso. Sul posto sono giunti anche il Comandante della Polizia Locale di Varedo ed il Sindaco, Sergio Daniel. Nei prossimi giorni, l’Arpa comunicherà l’esito dei prelievi effettuati. Le indagini sono condotte dai Carabinieri di Varedo.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

sbaglio, o da qualche tempo questo tipo di azioni di sversamento sono state "depenalizzate"?

Quindi: perchè stupirsi? Si paga una multina e via. Dopo il caso Lambro, avrete certamente sentito dell'avvelenamento da arsenico di due torrenti nel lecchese. E' la logica conseguenza di certe scelte che decidono di non punire questi attentati alla collettività con la galera e la confisca dei beni.

Anonimo ha detto...

scusa mi potete mettere il link o qualche informazione di questa depenalizzazione dei reati ambientali..
A me risultava che era state inasprite le pene ma magari è una mia lacuna.grazie
giorgio F.

Anonimo ha detto...

basta mettere in google "depenalizzazione reati ambientali" e ti esce un mondo...

esempio:

http://www.pmi.it/green-economy/news/6541/reati-ambientali-i-rischi-per-le-aziende.html


uno stralcio dell'articolo dice:"...
A tal proposito, il disastro ambientale del Lambro ha portato alla luce una polemica che arriva dal presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che denuncia una depenalizzazione degli scarichi industriali, approvata dal Parlamento il 2 febbraio 2010.
Secondo il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, le pene restano quelle di sempre: arresto fino a due anni e ammenda da 3.000 a 30.000 euro".

Mi pare che 2 anni di galera e 30.000 euro di multa in rapporto al casino creato con il Lambro siano il classico invito a rifarlo altre 1000 volte, non certo un deterrente.
30.000 euro di multa intimoriscono un pensionato sociale, non certo multinazionali o holdings dei potentati edilizi...

Ciao.

Anonimo ha detto...

10/3/2010 h.15,30
All'ora soprascritta, sono andato a vedere il sifone che ha sversato le schifezze nel Seveso.

Allo stato attuale, non ci sono stati miglioramenti, visto che, la schiuma e l'acqua sporca, sta tuttora riversandosi nel nostro: una volta bel rio.

Può, chi di dovere, spiegarci cosa sta succedendo?

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

13/3/2010 h. 15,00
Purtroppo, ho appena constatato, che la situazione, è ancora pessima.
Provo un enorme senso di frustrazione ed impotenza, alla vista di cotanta schifezza, che lorda il "Nostro Seveso".

Flavio Mariani

Giovanna B. ha detto...

nessuna notizia recente sulle indagini svolte?

Anonimo ha detto...

15/3/2010 h. 16,00
Ad ora, nel Seveso, stanno entrando ancora, milioni di litri di acqua sporca e, la schiuma, non accenna a diminuire.

Che tristezza!

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

...la situazione appare tragica...
possibile che nessuno intervenga?