venerdì 2 luglio 2010

Crisi: tutti precari, tutti proletari, tutti sui tetti

Mattina di un giorno da cani in San Babila. Nella piazza architettonicamente più brutta e fascista di Milano, oggi, un padroncino 40enne, ha dato fuori. Tra il caldo e la frustrazione a un certo momento non ce l’ha fatta più e ha gridato: “Basta se non mi date i miei soldi mi ammazzo”. Da mesi non gli pagavano i 15 mila euro dovuti per i lavori di ristrutturazione di un palazzo in via Durini. E così si è arrampicato sui ponteggi dell'edificio dove aveva lavorato con i suoi operai (i suoi compagni di lavoro in realtà) e ha minacciato di buttarsi giù dall'ultimo piano. Sul posto sono accorsi poliziotti, vigili urbani e vigili del fuoco, che hanno gonfiato i teloni d'emergenza. A convincere l'uomo a scendere dall'impalcatura sono stati i vigili del fuoco. Dopo di che tutto (per il momento) è tornato a posto, ma niente è in ordine. Qui ormai tutti salgono sui tetti per gridare come nel film Quinto potere: “sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”. Lo fanno operai, impiegati, tecnici, professionisti, imprenditori, manager, ricercatori, artigiani, commercianti, che si scoprono improvvisamente proletari precari, ridotti così dalla crisi economica che non risparmia nessuno. E si ribellano. Per ora solo con gesti autolesionisti, come fanno i carcerati nelle prigioni.
Ma quando cominceremo a prendere coscienza della condizione di precarietà che ci mette tutti nella stessa situazione, cioè sul cornicione? Quando ci ribelleremo tutti insieme a questo sistema morente e a questo governo che lo sostiene e lo difende?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono sicuro che il numero degli indigenti sia sottostimato. Le persone che hanno sempre potuto dignitosamente mantenere sè stessi e la famiglia, faticano ad ammettere la loro condizione. lo vediamo anche fra noi lavoratori che abbiamo perso il lavoro, c'è chi ammette apertamente di non aver più nessun santo a cui rivolgersi e chi invece tace, per pudore o per quel senso di dignità così difficile da scrollarsi di dosso....
Poi come al solito ci mostreranno le immagini di un'Italia che va in vacanza e puntualmente evidenzieranno che "crisi o no gli italiani non rinunciano alle ferie"etc etc, ci mostreranno poi grafici e previsioni ottimistiche dove l"Italia sta uscendo dalla crisi megli degli altri paesi" e bla bla...e allora noi che non sappiamo nemmeno se tireremo la fine del mese, ci guarderemo e ci chiederemo come al solito di quale Italia stanno parlando....

uniroma.tv ha detto...

Al seguente link potrete vedere il resoconto della conferenza stampa tenutasi ieri nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza riguardo alla protesta dei ricercatori. Sono intervenuti, tra gli altri, il Rettore Frati e il Preside Piperno.

http://www.uniroma.tv/?id_video=16664

Ufficio Stampa di Uniroma.TV
info@uniroma.tv
http://www.uniroma.tv

carlo arcari ha detto...

Al seguente link potrete vedere il resoconto della conferenza stampa tenutasi ieri nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza riguardo alla protesta dei ricercatori. Sono intervenuti, tra gli altri, il Rettore Frati e il Preside Piperno.

http://www.uniroma.tv/?id_video=16664

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