lunedì 7 giugno 2010

Il "Piano casa" è un flop. La Provincia ci riprova. Anche Paderno

Realizzare tra Milano e i Comuni del territorio almeno 5mila nuovi alloggi di edilizia sociale nei prossimi 4-5 anni. Questo l’obiettivo del Piano casa che la Provincia di Milano ha presentato oggi agli amministratori dei 51 Comuni del milanese. “Il Piano casa finora non è decollato" ha ammesso Podestà che ha annunciato l'iniziativa "per dare risposta alla domanda abitativa del territorio e far ripartire l’economia".La Provincia intende proporre ai Comuni protocolli finalizzati a varare i progetti che potranno declinarsi in vario modo: edilizia convenzionata, in vendita, in affitto o in affitto con riscatto. I Comuni, da parte loro, dovranno indicare nei loro PGT le modalità di reperimento delle aree e degli edifici a prezzi convenzionati. In 15 città sono già state definite le aree di proprietà pubblica da destinare all’housing sociale per un totale di circa 150mila mq. A Milano le superfici di proprietà provinciale o di aziende private controllate dalla Provincia, quali Serravalle Spa, da utilizzare per questi progetti sono di circa 450mila mq.
Al convegno era presente anche l'amministrazione padernese rappresentata dalla signora Rossetti che si è limitata a illustrare la possibilità di utilizzare l'area di via 2 giugno che attualmente è il campo di calcio libero di fianco alle case Aler che si potrebbe sacrificare a favore di Edilizia Residenziale Pubblica. Una vecchia "fissa" della signora che ha accennato anche a un'area non ben definita, da sviluppare in collaborazione con Senago di cui la nostra dirigente è casualmente sindaco.  I bene informati dicono che quest'ultimo affair non può che essere il ventilato progetto (tentato più volte e più volte respinto) di sistemare le aree standard non pagate in Senago (dove ci sono le scuole) con l'edificabilità di aree oggi agricole in Cassina Amata. Con la scusa delle case popolari...

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