Cosa ha fatto in un anno Marco Alparone? Si è fatto un bell’album di fotografie e le ha distribuite generosamente ai padernesi tramite il notiziario comunale “La Calderina”. A spese nostre naturalmente.
Anche sull’ultimo numero diffuso in questi giorni, quello di giugno, i cittadini possono apprezzare ben 15 istantanee di “libera e bella”, il ragazzo col ciuffo di Cassina Amata, che è stato eletto un anno fa sindaco di Paderno Dugnano. Quindici fotografie che lo ritraggono abbracciato teneramente a due vecchine centenarie, a bambini, volontari della Croce Rossa, atleti in erba, cittadini di ogni ordine e grado, questo o quello per lui pari sono (in mancanza di meglio va bene abbracciare anche l’asta del microfono). Purché siano disponibili e felici di partecipare a questa festa continua e farsi immortalare nell’album dei ricordi di quella che viene presentata dal giornalino comunale come una lunga vacanza. Perché di questo si tratta, di una fuga dalla realtà e dalle cose concrete da fare, che infatti rimangono inevase, dimenticate, rimosse.
Questa scomparsa del reale comincia dalla prima pagina del mensile alparoniano la cui apertura viene lasciata all’avvenimento del mese, l’evento clou della città-oratorio: l’ordinazione di un nuovo sacerdote presentata e commentata dal giovane coadiutore di Dugnano, perché “La Calderina” ormai è questo, il giornalino della parrocchia. E finisce in ultima, la pagina che il "direttore" usa di solito per parlarsi addosso e dirsi da solo “bravo, avanti così”. Il sermone dedicato alle sue imprese titaniche contiene delle perle di raro splendore: “abbiamo dovuto affrontare questioni che non rientravano nel programma elettorale”. E ancora “i sacrifici li abbiamo fatti tutti insieme riducendo i costi del Municipio” cioè moltiplicando le cadreghe di governo e tagliando i servizi ai cittadini. La più bella perla è: “Sul fronte occupazionale stiamo lavorando incessantemente per il rilancio del tessuto produttivo”. Alparone e i suoi assessori fanno i turni di notte per trovare nuovi posti di lavoro agli operai licenziati della Lares e della Nardi. Poveretti quanto sgobbano.
L’unica cosa vera che ha scritto il sindaco nel suo "Un anno insieme" è la seguente: “Mai come quest’anno sono state organizzate tante feste”. E’ vero, a Paderno da quando c'è la destra al potere la festa continua e nonostante la crisi the show must go one. Voltiamo pagina che è meglio.
3 commenti:
Contando anche quelle in cui si vede in pochi pixel io ne conto 14.
No no, conta bene, sono 15.
Comunque, anche fossero 14, sono un tantino eccessive.
Posso fare gentile richiesta al tenero Alpi,affinche sul prossimo numero ne metta anche una della comunione ed una della cresima?
Giusto per cambiare un pochino!!!
Oggi ho cancellato un commento che riguardava l'assessore Caldan. Un lettore suggeriva al sindaco di usare di più le immagini della segretaria della Lega padernese per ravvivare La Calderina, "magari in bikini". L'ho tolto non tanto perché irriguardoso nei confronti dell'istituzione che rimane tale anche in costume da bagno, ma perché tendeva chiaramente a sminuire la figura politica della rappresentante del Carroccio. Una figura, come ho già dichiarato in passato, da non sottovalutare o tentare di ridurre con questi mezzucci. L'assessore Caldan è il vero "uomo forte" del suo partito in città e bisogna rispettarla come tale.
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